Il ministro Salvini accelera anche sul disegno di legge che raddoppia le pene per chi maltratta gli animali.
BARI – Il vicepremier della Lega, Matteo Salvini stamattina al Canile sanitario di Bari per presentare la campagna contro il maltrattamento degli animali ha annunciato lo stanziamento, da parte del Viminale, di un milione di euro per scovare canili e gattili irregolari. Nel giro di sei mesi il ministero dell’Interno intende passare al setaccio le nove regioni italiane con maggiore concentrazione di ricoveri per gli amici a quattro zampe ed individuare quelle irregolari e abusive. Parallelamente intende accelerare sul disegno di legge leghista che raddoppia le pene per chi maltratta o uccide gli animali.
Una proposta che prevede anche il divieto di esercitare la professione per veterinari, addestratori o allevatori che nell’esercizio della loro attività compiono atti contro gli animali. Il fondo ad hoc “per la prevenzione e il contrasto del maltrattamento” aprirà dunque una stagione di verifiche straordinarie.
Sotto la lente finiranno innanzitutto Campania (114 strutture censite, tra canili sanitari e rifugi), Emilia Romagna (60), Lazio (80), Lombardia (94), Marche (58), Piemonte (77), Puglia (175), Sicilia (57), Toscana (70). Totale: 785 strutture.
Il ministero metterà a disposizione un milione che le diverse prefetture, coordinandosi con gli enti locali a partire dalla Regione, utilizzeranno per moltiplicare i controlli. I fondi potranno essere investiti anche per assumere agenti della Polizia locale a tempo determinato, per coprire le spese di lavoro straordinario degli agenti o per acquistare mezzi e attrezzature ad hoc.
Le Regioni e le prefetture dovranno mettere a punto un piano di verifiche, e nel giro di sei mesi dovranno battere il territorio a caccia dei cosiddetti canili lager o comunque di gravi irregolarità. Nello specifico, per la Puglia sono messi a disposizione 222.930 euro, per la Campania 145.223, per la Lombardia 119.745, per il Lazio 101.911, per il Piemonte 98.089, per la Toscana 89.172, per l’Emilia Romagna 76.434, per le Marche 73.885, per la Sicilia 72.611.