MILANO – Silvio Berlusconi è stato condannato a quattro anni di reclusione nel processo per ”frode fiscale” sull’acquisizione diritti Tv Mediaset. Una condanna piu’ dura rispetto alla
richiesta dei pm di 3 anni e 8 mesi. L’ex premier e’ stato anche interdetto dai pubblici uffici per tre anni ma l’interdizione non è immediatamente esecutiva: scatterebbe solo quando la sentenza dovesse passare in giudicato, quindi con il terzo grado di giudizio.
Con il sistema dei costi gonfiati nella compravendita di diritti tv, è stata realizzata “una evasione notevolissima”: 17,5 miliardi di lire nel 2000, 6,6 milioni di euro nel 2001, circa 4 milioni nel 2002 e circa 2 milioni nel 2003. I giudici richiamano anche una testimonianza, nella quale si parla di un sistema “per evidenti fini di evasione fiscale”. Sistema che, secondo i giudici, anche altri testi hanno confermato.
Il meccanismo di compravendita dei diritti tv Mediaset fu dunque un sistema “fraudolento”, che non aveva “una logica commerciale” e attraverso il quale “i prezzi hanno subito dei rincari non giustificati”, affermano i giudici della Prima sezione Penale di Milano nelle motivazioni.
I giudici hanno disposto un versamento a titolo di provvisionale di 10 milioni di euro da parte degli imputati condannati, tra i quali Silvio Berlusconi, all’Agenzia delle Entrate.
Assolto invece il presidente di Mediaset, Fedele Confalonieri. “Ora non dichiaro nulla, prima voglio ascoltare le motivazioni”, ha detto Niccolò Ghedini, uno dei difensori di Silvio Berlusconi a chi gli ha chiesto un commento a caldo sulla condanna. Ghedini ha rimandato così il suo commento al termine della lettura delle motivazioni della sentenza, che il presidente del collegio Edoardo D’Avossa sta esponendo in aula.
“E’ l’ennesima prova di un accanimento giudiziario nei confronti di Silvio Berlusconi. Una condanna inaspettata e incomprensibile con sanzioni principali e accessorie iperboliche. Siamo certi che i prossimi gradi di giudizio gli daranno ragione e speriamo che questi giudizi giungano in fretta”. Così Angelino Alfano in una nota.
“Il fatto che contro Silvio Berlusconi sia giunta una condanna addirittura superiore alle richieste dell’accusa dice molto…E’ una sentenza sconcertante, sulla quale anche gli avversari di Berlusconi farebbero bene a riflettere, a meno di avere riflessi e reazioni meccaniche e dipietriste”, dice il portavoce del Pdl Daniele Capezzone. (ANSA)