Gattuso coinvolto in un business di riciclaggio denaro

Ad incastrare ‘il Gringo’ l’anomala gestione di un’azienda, di cui è socio, che alleva suini e produce insaccati. Tra le società attenzionate anche un ambulatorio medico di Castrovillari

TORINO – Gennaro Ivan Gattuso, noto calciatore originario di Schiavonea, attuale allenatore del Milan e campione del mondo nel 2006 è tra i 43 indagati della Procura di Ivrea coinvolti, a vario titolo, nell’attività di trasferimento fraudolento di valori e riciclaggio di proventi illeciti. Il 40enne ex centrocampista del Milan, in particolare, e’ indagato per trasferimento fraudolento di valori, in quanto socio costituente al 35%, dal 1 novembre 2011 al 19 dicembre 2013, della Societa’ agricola Cascina Tre Olmi srl con sede a Gallarate, fallita dal 13 maggio 2014 e specializzata nell’allevamento di suini e produzione di insaccati, amministrata di fatto da Pasquale Motta e ritenuta dagli inquirenti strumento di riciclaggio.

 

Nello specifico, i carabinieri di Torino hanno eseguito una serie di provvedimenti nei confronti di 9 persone responsabili, a vario titolo, di trasferimento fraudolento di valori, falso in atto pubblico, abuso d’ufficio, peculato, indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato, ricettazione, riciclaggio, corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio e induzione indebita. Le attivita’ di indagine, condotte sotto il coordinamento della Procura di Ivrea, hanno consentito di notificare un’ordinanza di applicazione di misure cautelare in carcere per Pasquale Motta, imprenditore di 45 anni, residente a Pino Torinese nonche’ 8 misure cautelari dell’obbligo di dimora nei comuni di residenza per i seguenti soggetti.

 

B.A., operaio di 44 anni, residente a Salassa; B. C., disoccupata di 39 anni, residente a Torino e incensurata; C. M., impiegata di 50 anni, residente a Torino; F. F. , disoccupato di 63 anni, residente a Torino; F.L., imprenditore di 43 anni, torinese; I. N., meccanico di 52 anni, residente a Torino; O.A., disoccupata di 60 anni, residente a Torino e T.M., operaio di 55 anni, anche lui residente a Torino. Nel corso delle perquisizioni, ad alcuni degli indagati sono stati sequestrati societa’ e beni immobili per un valore complessivo di 200mila euro nonche’ una societa’ di vendita di auto con 39 autovetture e otto orologi di lusso. L’attivita’ di indagine trae origine da alcune irregolarita’ attuate in favore di Pasquale Motta, tra il 2010 e il 2013, dagli amministratori pro-tempore del comune di Favria, in riferimento alla gestione della casa di riposo di proprieta’ comunale “Casa del Sole”.

 

In particolare, un rappresentante legale di una societa’ torinese ora fallita, all’epoca dei fatti gestore della casa di riposo, aveva presentato una denuncia alla Procura di Torino, relativa all’emissione di atti illegali attuata dagli amministratori comunali pro-tempore in collusione con Motta. L’indagine ha dimostrato che la casa di riposo ha percepito illecitamente erogazioni pubbliche per 112mila euro, individuando al contempo alcune societa’ riconducibili allo stesso Motta. Fra queste, oltre alla Societa’ agricola cascina Tre Olmi srl, figurano l’Eurocoop service srl, con sede a Corato (Ba), ora estinta, attiva nella gestione case di riposo; Villa Nizia srl, con sede a Favria, allo stato inattiva, anch’essa dedita alla gestione delle case di riposo; Studio Medical San Luigi srl, con sede a Castrovillari specializzata nella gestione di attivita’ sanitarie.

 

Tutte societa’ che di fatto sono state costituite e gestite da Motta mediante il trasferimento fraudolento della titolarita’ di valori e societa’ a terze persone, finalizzato al riciclaggio e ad altre attivita’ illecite. Gennaro Gattuso sara’ sentito dopo l’estate dal pm Mauro Crupi, che al momento opera tra la Procura eporediese e quella di Torino. Il pubblico ministero titolare del fascicolo nei prossimi giorni stilera’ il calendario degli interrogatori, che con tutta probabilita’ si terranno in autunno al palazzo di giustizia di Torino quando l’allenatore del Milan dovrà chiarire la sua posizione in merito all’attività illecita di riciclaggio di denaro attraverso trasferimenti di denaro tra diverse imprese.

 

LA RISPOSTA DEL GRINGO

Gennaro Gattuso, in una nota, respinge ogni addebito sull’inchiesta di Ivrea. Precisa che il documento ricevuto dai pm di Ivrea “è un atto dovuto per la sua posizione di ex socio di una società sulla quale si è attenzionata l’attività di indagine”. E nota che ” l’indagine verte su un soggetto che solo indirettamente risulta essere collegato a quella società”, da cui lui stesso è uscito “dopo un breve periodo” e nella quale “non ha mai ricoperto alcun ruolo operativo, possedendo esclusivamente una quota del capitale sociale”.

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