MANDATORICCIO (CS) – Ci sono volute alcune ore di pressante interrogatorio da parte dei carabinieri, ma alla fine Luigi Carlino, ex falegname di 73 anni, pensionato, ha ammesso le sue responsabilità per l’omicidio della moglie, Domenica Caligiuri, detta Mimma, di 71 anni, ex insegnante anche lei in pensione, uccisa a coltellate nella casa della coppia a Mandatoriccio, nel cosentino. Non si ferma, dunque, la spirale dei femminicidi in Italia, con un ruolo di primo piano che viene svolto in questo senso dai mariti o dai compagni delle vittime, al culmine di rapporti di coppia improntati alla violenza ed all’esasperazione anziché all’amore ed al rispetto reciproco. Con quello di oggi in Calabria salgono a 58 i femminicidi nel nostro Paese dall’inizio dell’anno messi in atto dai compagni, occasionali o stabili, fidanzati o mariti delle vittime, in media uno ogni tre giorni. Un omicidio che ha lasciato attonita tutta la comunità di Mandatoriccio dove tutti conoscevano la coppia e l’atmosfera è di sgomento e costernazione per quanto è accaduto.
Il dato più inquietante che sta emergendo dalle indagini sull’uxoricidio, condotte dai militari del Gruppo territoriale di Corigliano Rossano e del Comando provinciale di Cosenza sotto le direttive della Procura della Repubblica di Castrovillari, è che l’uccisione di Domenica Caligiuri, il cui cadavere è stato trovato sul letto matrimoniale, martoriato dalle coltellate, risalirebbe a giovedì scorso. Ciò vorrebbe dire che Carlino non ha fatto trapelare all’esterno per tre giorni quanto era accaduto, senza avvertire nessuno, continuando a fare finta di nulla e tenendo un comportamento apparentemente normale. L’uxoricidio di Mandatoriccio conclude nel modo più drammatico un rapporto di coppia che, secondo quanto è emerso dalle prime testimonianze raccolte dai carabinieri tra i conoscenti ed i vicini di casa della coppia, era caratterizzato da litigiosità e tensione continua per motivi.
Marito le contestava tradimenti. Fermato mentre era al bar
L’uomo avrebbe contestato alla moglie presunte relazioni extraconiugali. Sarebbe stata questa una delle cause scatenanti dei frequenti litigi tra marito e moglie al culmine dell’ultimo dei quali, giovedì scorso, Carlino ha assassinato la moglie con una serie di coltellate una delle quali l’ha raggiunta al collo provocandone la morte istantanea. L’ex falegname, dopo avere ucciso la moglie, ne ha adagiato il cadavere sul letto matrimoniale ed ha tenuto nascosto per due giorni quanto era accaduto. Dopo che sono intervenuti stamattina, sulla base delle segnalazioni ricevute dai parenti della donna, che non avevano notizie di lei proprio da giovedì scorso, il cadavere della donna è stato trovato dai carabinieri. Il ritrovamento ha fatto scattare immediatamente le ricerche del marito, che è stato individuato in un bar vicino casa e condotto in caserma. Carlino, dopo le dichiarazioni spontanee fatte ai carabinieri in cui ha fatto parziali ammissioni circa le sue responsabilità nell’omicidio, si è avvalso della facoltà di non rispondere davanti al pm di turno della Procura della Repubblica di Castrovillari, in presenza del suo legale di fiducia. Il pensionato é stato posto in stato di fermo con l’accusa di omicidio volontario aggravato.
Non risultavano denunce
Ai carabinieri, comunque, almeno secondo quanto è emerso dai primi accertamenti, non risultano denunce per maltrattamenti o lesioni da parte di Domenica Caligiuri nei confronti del marito. La coppia viveva sola dopo che i tre figli, due maschi ed una femmina, si erano trasferiti in centri diversi da Mandatoriccio. Ciò che si sta delineando, comunque, è la personalità piuttosto complessa di Carlino. Quali fossero realmente i motivi dei dissapori e delle tensioni nel rapporto tra l’ex falegname e la moglie sarà oggetto adesso di approfondimento da parte dei carabinieri. Bisognerà accertare, tra l’altro, la dinamica dell’omicidio dell’ex insegnante. Se cioè la donna sia stata raggiunta dalle coltellate infertele dal marito mentre era a letto o se sia stato l’uomo ad adagiare il suo cadavere sullo stesso letto dopo avere compiuto l’assassinio. In questo senso, sarà sicuramente prezioso quanto emergerà dall’autopsia che è stata disposta dal pm di turno della Procura di Castrovillari.