Decisiva la decisione delle Procure di non impugnare la sentenza d’assoluzione emessa nello scorso mese di luglio e divenuta così irrevocabile
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CORIGLIANO – ROSSANO (CS) – La sentenza di assoluzione emessa il 19 luglio scorso nei confronti dell’ex Sindaco dell’ormai ex Comune di Corigliano Calabro, Pasqualina Straface, è divenuta irrevocabile. Decorsi i termini previsti dalla legge, sia la Procura della Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro che la Procura Generale presso la Corte d’Appello di Catanzaro hanno optato per la non impugnazione della sentenza con la quale l’ex Sindaco è stata dichiarata innocente ed estranea ad ogni accusa inizialmente mossa ed oggi candidata al Consiglio regionale della Calabria nella lista “Jole Santelli Presidente”, la cui azione amministrativa è dunque da ritenersi essere sempre stata assolutamente limpida, trasparente e ispirata ai principi della corretta ed imparziale amministrazione.
Determinante la presenza in questi anni, nelle vesti di difensore della Straface, dell’avvocato Gianluca Serravalle del Foro di Cosenza. Lungimiranti, a tal proposito, le motivazioni della suddetta sentenza, depositate lo scorso 16 ottobre, nelle quali viene evidenziata la lineare e limpida condotta perseguita dall’ex Sindaco, l’opportunità di tutti i provvedimenti assunti durante il suo breve mandato amministrativo, la liceità dei comportamenti intrapresi da Pasqualina Straface allorquando ha ricoperto il ruolo di primo cittadino di Corigliano Calabro che finì a processo(ribattezzato Santa Tecla bis dal nome dell’inchiesta antimafia che nel 2010 fu condotta dalla direzione distrettuale antimafia di Catanzaro) e che ha poi portato, l’anno successivo, allo scioglimento del Consiglio comunale per infiltrazioni mafiose.
Significativa, dunque, la decisione di ambedue le Procure di non impugnare la predetta sentenza d’assoluzione emessa nello scorso mese di luglio, divenuta così irrevocabile. Alla luce di tutto ciò, appare pertanto grave quanto ingiusto ed ingiustificato lo scioglimento del Consiglio comunale di Corigliano, poiché tale decisione ha determinato anzitempo la conclusione di un percorso amministrativo da poco iniziato e che aveva apportato numerosi e proficui risultati e, soprattutto, privato la comunità cittadina di un’Amministrazione comunale democraticamente eletta.