Calabria
Incendi: capo della Protezione Civile in Calabria «droni stanno dando frutti importanti»
CATANZARO – Il capo del Dipartimento nazionale della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, è in Calabria oggi per fare il punto sulla campagna antincendi e sul sistema di prevenzione messo in campo dalla Regione. Ricevuto alla Cittadella regionale dal direttore della ProCiv calabrese, Domenico Costarella, partecipa ad un incontro operativo con i tecnici e i funzionari del Dipartimento regionale.
Curcio ha anche visitato la “Control Room” della Regione dove vengono trasmesse in diretta streaming le immagini dei droni che monitorano gli incendi dolosi, nell’ambito del progetto “Tolleranza Zero” voluto dal presidente della Giunta regionale, Roberto Occhiuto. Proprio su questa attività Curcio ha sottolineato che “l’utilizzo dei droni è uno dei punti che stiamo seguendo con grande interesse, una sperimentazione che mi sembra, al momento, stia dando dei frutti importanti“. Il capo della Protezione civile ha poi aggiunto: “Vogliamo ragionare assieme come, in caso, esportare questa tecnica. Ricordiamo che la tecnologia in assoluto e in generale nei temi della protezione civile, è uno dei punti su cui lavorare conoscendone i limiti. Nessuna soluzione è l’unica da attuare ma certamente è un punto di interesse che stiamo cercando di approfondire”.
“Coordinamento in protezione civile è punto nodale”
“Il coordinamento in protezione civile è un punto nodale. Quello con le Regioni è ormai realtà tenuto conto che si tratta di una materia concorrente per cui noi ci coordiniamo” ha aggiunto il Capo del Dipartimento nazionale della Protezione civile Fabrizio Curcio parlando con i giornalisti a Catanzaro. “C’è da tenere conto – ha aggiunto Curcio – che i rischi naturali evolvono, come stiamo vedendo anche ultimamente, e quindi c’è da capire come muoverci insieme. Gli incendi boschivi sono fenomeni ciclici ci sono stati anni molto complicati e altri un po’ meno. Quello che accade al di fuori dei confini nazionali, come in Francia, Spagna, Hawaii, Canada, ci dovrebbe fare riflettere. Quindi non possiamo mai cantare mai vittoria”.
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