La morte di Raffaele Tenuta mi lascia ancora una volta tristemente senza parole.
Il Lavoro nella nostra Terra a volte ti uccide due volte… Prima con l’assenza di Diritti e poi per le condizioni in cui si lavora. In questa “disgrazia annunciata” mi colpiscono tanto le parole uscite da un comunicato dell’Azienda per cui il povero Raffaele Tenuta lavorava. Innanzitutto:
“Nulla c’entra l’episodio con l’edificando cd. “Ponte di Calatrava”, non essendosi verificata alcuna caduta dallo stesso, il che rende necessario rettificare la relativa notizia data in pasto ai lettori, per suscitarne la curiosità o forse per mera strumentalizzazione politica, atteso l’acceso dibattito in corso sull’opportunità di realizzazione dell’opera”…
Ma purtroppo caro Sig. Alberto Chiappetta, Amministratore Unico della “Nuove Pavimentazioni S.r.L.” la notizia non è “dove è morto Raffaele Tenuta”… se mai “è morto… e soprattutto perché!”
Il comunicato continua dell’Azienda continua:
“Da ultimo, e sempre per dovere di corretta informazione, si evidenzia che l’Ispettorato Nazionale del Lavoro – Area Territoriale di Cosenza – che ha agito in costante cooperazione con l’Arma, in data 10/7/2017, dopo lunga ed approfondita indagine, caratterizzata dall’escussione di numerosi soggetti e dall’acquisizione di articolata documentazione, avente ad oggetto l’occorso, ha concluso ritenendo «l’evento come non determinato da inosservanze alla normativa in materia di sicurezza sul lavoro», con informativa finale trasmessa alla Procura della Repubblica di Cosenza e corredata da ben undici allegati”.
Aggiungo io… “Bene… Ottimo!”… Capisco la velocità delle indagini e tutto ciò che concerne… ma qualcuno dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro in generale non quello Area Territoriale di Cosenza, come possa essere tutto in regola in materia di “Sicurezza” con un morto?!…
In ultimo sempre dal Comunicato dell’Amministratore Unico della “Nuove Pavimentazioni S.r.l.”:
“Di certo, può senza tema di smentita, affermarsi che: nulla è stato “celato”, nessuna denunzia di sinistro è stata colpevolmente by-passata, nessuna condotta omissiva è stata posta in essere dallo scrivente e dai suoi collaboratori, in relazione al soccorso prestato, con immediatezza e scrupolosità, al povero Raffaele, sin dai secondi successivi all’evento che si ritiene essere assolutamente estraneo all’operato dei soggetti, tutti, presenti ed intervenuti in loco.”
Dal punto appena citato prendo spunto per una domanda alla coscienza, molto semplice, talmente semplice che potrebbe sembrare stupida… Se nulla è stato omesso o celato in relazione al “soccorso prestato”, perché il povero Raffaele invece di essere accompagnato a casa non è stato accompagnato preso un presidio di Pronto Soccorso?!… Lo chiedo al Sig. Chiappetta… lo chiedo agli Ispettori dell’Ispettorato del Lavoro… lo chiedo ai Carabinieri che hanno gestito le prime indagini.
Tutto questo per dire, al di là, di comunicati stampa divulgati… Qualcuno potrà mai spiegarci perchè di Lavoro si muore?!… Soprattutto spiegatelo alle Famiglie. Il “disco popopooooò” stamattina non ce l’ho… troppoincazzato.it!!!!!…