Il Gip del Tribunale di Paola ha emanato l’ordine di non avvicinarsi ai luoghi frequentati dalla ragazza e al domicilio e il divieto di non comunicare con lei.
PAOLA (CS) – Un’amore sbagliato, una vera e propria ossessione che si spinge oltre i limiti, arrivando alla violenza, atti persecutori e minacce di morte. E’ la storia di G.T., 38enne e una ragazza di soli 15 anni, di Scalea. I due (secondo la ricostruzione del rapporto sentimentale nelle aule del Tribunale di Paola), si sarebbero conosciuti su Facebook e dopo alcune settimane, data la passione comune per la musica, avrebbero inciso un disco insieme. Durante il lancio del disco, sarebbe sbocciata la storia d’amore, contrastata tuttavia dalla madre della ragazza, per via della grossa differenza d’età. Tuttavia quando la 15enne avrebbe capito che per lei si trattava solo di un invaghimento e non di vero amore, avrebbe deciso di porre fine alla relazione e da lì è iniziato per lei e la stessa madre l’incubo. Messaggi continui ed assillanti tramite whatsapp, con anche video e foto pornografici. L’uomo avrebbe più volte minacciato di farle male, di sfigurarla e le avrebbe persino inviato una propria foto con un fucile imbracciato.
La ragazza intimorita avrebbe iniziato a vivere in uno stato di ansia e paura continua, rivolgendosi anche al pronto soccorso di una clinica di Belvedere Marittimo. Le minacce non si sarebbero limitate solo a lei ma anche alla madre, offendendola e mandandole messaggi di morte. Fino a quando la follia dell’uomo è degenerata. In una strada isolata di campagna, nei pressi di San Giuseppe Vesuviano, avrebbe seguito le due e, armato di pistola, le avrebbe colpite con il calcio della stessa. Ennesimo atto, sarebbero state investite dall’autovettura del 38enne. La ragazza ha avuto una prognosi di 7 giorni di ricovero in ospedale. Sono partite, quindi, le indagini da parte dei Carabinieri di Scalea, guidati da Alberto Pinto, sotto la direzione del Pm di Paola, Maria Francesca Cerchiara. Ieri il Gip del Tribunale di Paola ha emanato l’ordine di non avvicinarsi, ad una distanza inferiore di 50 metri, ai luoghi frequentati dalla ragazza e al domicilio e il divieto di non comunicare, in qualsiasi modo e con qualsiasi mezzo, con la ragazzina. Il 38enne resta indagato per il reato di ciberstalking.
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