La Corte d’Appello ha confermato in secondo grado la condanna: per il giovane 8 mesi di reclusione e 5mila euro da versare alle parti civili.
MENDICINO (CS) – Tre anni fa un giovane di soli 20 anni, Sergio Cribari, conosciuto da tutti con il soprannome di “Giò Giò”, perse la vita in un grave incidente stradale, sulla provinciale che collega Cosenza a Mendicino, in contrada Pasquali. La tragedia colpì tutta la comunità mendicinese, di cui faceva parte. L’incidente avvenne la sera del 2 gennaio 2014 e lasciò nella disperazione e incredulità parenti e amici. Una vita spezzata a causa di un’improvvisa invasione della corsia opposta, dove viaggiava Cribari, da parte di un altro giovane: Fabrizio Reda.
Oggi per lui, i giudici della Corte d’Appello di Catanzaro (presieduta da Giancarlo Bianchi, con a latere Francesca Garofalo e Antonio Saraco), hanno confermato in secondo grado la condanna. Fabrizio Reda, anche lui di Mendicino è accusato di aver provocato l’incidente in cui Sergio Cribari perse la vita. L’imputato, difeso dall’avvocato Pasquale Vaccaro, si è sempre proclamato innocente. I giudici, tuttavia, hanno convalidato la ricostruzione della dinamica dello scontro, effettuata nel primo grado, confermando la colpevolezza. Per lui 8 mesi di reclusione e 5mila euro da versare alle parti civili.