Scrivano: “Gestioni mense pubbliche nel mirino dell’interdittiva del Prefetto di Cosenza. Il rettore continua nel suo assordante silenzio”.
ARCAVACATA (CS) – “Solo il rettore dell’Unical Crisci sembra avere la classica bistecca sugli occhi ed i tappi nelle orecchie. In effetti ha il potere di revocare in autotutela la gestione Mensa Unical a “La Cascina Global Service” e non solo non aderisce alle sollecitazioni motivate della Casil, evidentemente considerandole “carta straccia” facendo riecheggiare, con la debita distanza, le considerazioni che Hitler aveva dei trattati internazionali, quanto non degna neppure di riscontro le prefettizie sollecitanti lumi sulle gravi affermazioni del Sindacato.” Così si legge in una nota diramata da Franco Scrivano, Segretario Generale Casil.
“A questo punto – continua – non ci interessa più conoscere le valutazioni del rettore Crisci a sostegno del suo assordante silenzio, ma quali sono i veri motivi che lo legano a “La Cascina Global Service”, atteso che la medesima viola il capitolato d’appalto, i contratti di lavoro e le leggi sulle assunzioni, prendendo le distanze dalla Casil, perché non allineata e quindi scomoda! Difatti i pranzetti spesso allargati serviti quotidianamente al Rettore che i bene informati affermano essere in assoluta gratuità, non possono determinare la tacita difesa di una Azienda coinvolta nello scandalo di “Mafia Capitale” e che ha consentito col suo sostegno a far partecipare ed aggiudicare gare d’appalto in Scuole della provincia ed all’Ospedale dell’Annunziata di Cosenza, al “Gruppo Cardamone” di Celico, oggi colpita dall’interdittiva del Prefetto di Cosenza Gianfranco Tomao, a cui ha fatto immediatamente seguito il Sindaco di Rende Marcello Manna, revocandogli in autotutela l’appalto del servizio della mensa scolastica.
Attendiamo fiduciosi la posizione dell’Azienda Ospedaliera, mentre sollecitiamo il Procuratore della Repubblica di Cosenza Mario Spagnuolo a valutare l’opportunità di aprire un apposito fascicolo sulla gestione Mensa Unical, assicurandogli la nostra più assoluta collaborazione, non esclusa quella diretta a censurare l’atteggiamento del rettore Crisci che negli ultimi tempi sembra essersi dedicato più ad attività esterna non contemplata nel suo incarico, come la sponsorizzazione a tappeto del “SI” al referendum costituzionale vinto dal “NO”. Mentre dovrebbe chiarire e meglio perché diversi suoi collaboratori e sostenitori della sua elezione lo abbiano abbandonato rassegnando le loro dimissioni dai pur prestigiosi incarichi conferitigli. Sarebbe comunque auspicabile, sebbene fuori tempo massimo, che almeno dopo oltre un anno rispondesse alle sollecitazioni del Prefetto di Cosenza, anche perché l’Unical non è e non può essere considerata un’isola felice!”