Settanta posti letto trasferiti da Cosenza a Cariati nel progetto presentato da Saverio Greco al Comune per avere l’autorizzazione dal primo cittadino, ovvero la sorella Filomena Greco.
COSENZA – È stata presentata da Saverio Greco, rappresentante legale del Gruppo iGreco Ospedali Riuniti, la richiesta per ottenere dal Comune di Cariati (cui sindaco è attualmente la sorella Filomena Greco) l’autorizzazione alla realizzazione di una struttura sanitaria. Il progetto garantirebbe servizi per una vasta area del basso jonio cosentino. I servizi sanitari sarebbero infatti rivolti non solo ai cittadini del Comune di Cariati, ma anche quelli di tutta la zona circostante e montana: Scala Coeli, Terravecchia, Mandatoriccio, Pietrapaola, Calopezzati, Campana, Bocchigliero, Longobucco, Torretta di Crucoli e Umbriatico. “Da quando si è deciso di chiudere l’ospedale – ha dichiarato Saverio Greco – quel territorio soffre una grave carenza di servizi sanitari. Il progetto che abbiamo in mente rappresenta una concreta opportunità per migliorare lo stato delle cose”.
Un’opportunità che invece gli è stata negata a Rende dove il Gruppo iGreco Ospedali Riuniti, che include le cliniche Madonna della Catena di Laurignano, Sacro Cuore e La Madonnina, aveva presentato il progetto di un megaospedale privato. Una struttura della famiglia Greco, a cui è riconducibile anche la proprietà dell’ex hotel Executive e del quotidiano La Nuova Provincia di Cosenza, che sarebbe dovuta sorgere a ridosso del quartiere Sant’Agostino esattamente tra i Comuni di Cosenza, Castrolibero e Rende. Proprio il Comune d’Oltrecampagnano su cui ricadevano i terreni in cui avrebbero inteso costruire l’ospedale privato da 47mila metri quadri, con un tira e molla durato settimane, ha costretto iGreco a ritirare il progetto. Il sindaco di Rende Marcello Manna infatti dopo aver plaudito all’iniziativa che prevedeva l’unificazione delle tre cliniche del gruppo fino ad arrivare a 400 posti letto rispetto ai 190 attuali, aveva poi cambiato idea. Un cambio di rotta avvenuto dopo due incontri: uno con il governatore Oliverio e l’altro con il senatore sottosegretario allo Sviluppo Economico Antonio Gentile. Entrambi avrebbero espresso parere negativo al progetto del gruppo iGreco, sollevando (formalmente) scetticismi sulla volumetria della struttura ed ammettendo la necessità per l’area urbana di un nuovo ospedale, ma da costruire nell’area di Vaglio Lise.
IL PROGETTO
La società, che è già accreditata e autorizzata a esercitare attività sanitaria in due unità operative di Cosenza, ex Madonnina ed ex Sacro Cuore, e in quella di Dipignano, ex Madonna della Catena, ha intenzione di trasferire da Cosenza a Cariati 70 posti letto e di avviare contestualmente alcune attività ambulatoriali. Nel dettaglio, si legge nella richiesta avanzata al Comune, si vorrebbero dislocare 16 posti di chirurgia generale, 16 di ortopedia, 2 di otorino laringoiatria, 16 di ostetricia e ginecologia, 30 di riabilitazione intensiva. Inoltre, si prevede l’avviamento di prestazioni di specialistica ambulatoriale e l’attivazione di ambulatori di oculistica e di cardiologia.
LA STRUTTURA
Un progetto come questo necessita però di una struttura adeguata. E la società ha già in mente due possibili soluzioni. Lo ha precisato lo stesso rappresentante legale del Gruppo: “La nostra famiglia possiede a Cariati un edificio che è idoneo e che potrebbe essere adibito per ospitare ambulatori e pazienti. Tuttavia, qualora l’ex presidio ospedaliero Vittorio Cosentino fosse posto in vendita, noi parteciperemmo di certo alla gara. Da parte nostra – ha concluso – c’è tutta la volontà per trovare la soluzione migliore e per dare avvio al progetto in tempi celeri”.
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