Le ultime ricerche scientifiche sugli effetti cerebrali dei videogame attestano che giocare, anche virtualmente, fa bene al cervello.
MALTA – Videogiochi per potenziare le capacità intellettive e l’attenzione. Dopo anni di demonizzazioni, la letteratura scientifica dirada le nebbie intorno agli effetti cerebrali dei videogames. Giocare fa bene al cervello. Non importa se l’attività ludica si consumi davanti ad una console o online sul proprio computer. L’interazione pare abbia comunque dei risvolti benefici sulle capacità cognitive dell’individuo. A testimoniarlo è lo studio di uno dei più prestigiosi istituti di ricerca europei, il Max Planck Institute di Berlino pubblicato sulla rivista scientifica Nature. Dalle analisi eseguite su gruppi di persone sottoposte a vari test i laboratori tedeschi hanno accertato che “i videogiochi sviluppano la regione del cervello responsabile dell’orientamento spaziale, aumentano la memoria, l’abilità di pianificare strategie e le capacità motorie”.
Inoltre, secondo i ricercatori del Max Planck, gli effetti positivi dell’uso dei videogames sono stati provati in diversi percorsi terapeutici di persone affette da disturbi psichiatrici. Una scoperta rivoluzionaria per gli amanti dei giochi virtuali che possono così continuare a divertirsi nel tempo libero senza doversi preoccupare di eventuali rischi per la propria salute. Anzi. I ricercatori d’Oltreoceano, nell’Università di Rochester in USA pare abbiano tratto le medesime conclusioni spingendosi sino a formulare delle vere e proprie statistiche sul ‘benessere’ indotto dai videogiochi. Secondo lo studio statunitense infatti chi è abituato a giocare virtualmente sarebbe capace di prendere decisioni il 25% più velocemente rispetto a chi non frequenta il mondo di console e realtà interattive. Ma c’è di più.
Gli stessi studiosi hanno con il tempo dimostrato anche che i giocatori possono prestare attenzione fino a sei stimoli in una volta senza confondersi, rispetto ai quattro sui quali una persona può generalmente concentrarsi. Benefici notevoli sarebbero stati riscontrati nei bambini autistici e negli anziani potenziandone le capacità cognitive. Inoltre alcuni giochi online sono pensati per stimolare la creazione di nuove strategie e richiedono un continuo miglioramento delle capacità di pensiero. Alcuni giochi di carte, come ad esempio il blackjack, aiutano a sviluppare e capire concetti come la probabilità. Non è da escludere che l’appassionato di videogames del nuovo millennio voglia cimentarsi in vere e proprie sfide virtuali. Il divertimento è garantito e grazie alle nuove tecnologie esistono piattaforme sulle quali trascorrere il tempo libero da soli o in compagnia allenando il cervello e potenziando il proprio intelletto.
