Cinque comuni portano in Consiglio comunale la delibera scritta dal Comitato Ambientale Presilano, per chiedere alla Regione la chiusura della discarica.
CELICO (CS) – “La scorsa domenica, presso il Teatro dell’Istituto Comprensivo di Celico, quinta tappa del tour di proiezione del documentario prodotto dal Comitato Ambientale Presilano sulla storia della discarica di Celico. Antonio Falcone, Sindaco di Celico, durante il classico dibattito seguito alla visione del docufilm, ha preso l’impegno di portare in consiglio comunale la delibera scritta dal Comitato Ambientale Presilano, per richiedere alla Regione Calabria la sospensione dell’autorizzazione integrata ambientale della discarica di Celico, a causa delle emissioni odorigene mortifere che invadono quasi quotidianamente i centri abitati presilani. Come del resto avevano già fatto Salvatore Iazzolino (Sindaco di Casole Bruzio), Salvatore Monaco (Sindaco di Spezzano Sila), Maurizio Biasi (Sindaco di Lappano, dove la minoranza ha chiesto la convocazione di un consiglio ad hoc per velocizzare i tempi di approvazione) e il Commissario prefettizio in carica al Comune di Spezzano Piccolo.
Nelle prossime settimane – informa in una nota il Comitato Ambientale Presilano – sia il documentario che la delibera saranno portati all’attenzione delle amministrazioni di Serrapedace, Pedace, Trenta, San Pietro in Guarano e Zumpano. Andiamo avanti convinti dei nostri diritti, con la speranza di un ripensamento da parte del Sindaco di Rovito e Consigliere Provinciale, Felice D’Alessandro, per ora unico amministratore che non ha presenziato alla proiezione, e che non si è reso disponibile ad incontrare il Comitato Ambientale Presilano, costringendo a richiedere la discussione della delibera tramite mozione della minoranza. Siamo certi che anche questi ultimi attriti verranno superati. L’obiettivo di tutti noi é la chiusura definitiva dell’impianto della Mi.Ga srl, che ha devastato il territorio e messo a rischio la salute di migliaia di cittadini e cittadine, nonché i delicati equilibri ambientali della fascia presilana, porta del Parco Nazionale della Sila, la cui vocazione non è sicuramente quella di essere una pattumiera maleodorante. Uniti vinceremo questa battaglia di civiltà.”