R.G. e D. G., insegnanti di scuola pubblica a Reggio Calabria, sono state arrestate con l’accusa di maltrattamenti aggravati e continuati nei confronti di bambini loro affidati. Ad incastrare le due donne le registrazioni audio-video
REGGIO CALABRIA – Immagini shock quelle che si vedono nel video, appena diffuso dalla Guardia di Finanza di Reggio Calabria, che inchiodano le due insegnanti arrestate con l’accusa di maltrattamenti aggravati e continuati nei confronti di bambini loro affidati. Violenza verso bimbi innocenti, indifesi, che scatena rabbia e indignazione a chiunque le guardi.
Spintoni, schiaffi e sgambetti, inflitti ai bimbi senza alcun motivo (si vede chiaramente dalle immagini scioccanti, quando un’alunna passa e l’insegnante le tira un calcio); per puro divertimento o sadismo, forse. Non si sa cosa passa nella testa di tali persone, ma sicuramente l’atto è gravissimo e non vi è nessuna giustificazione.
Due insegnanti di una scuola pubblica che, dato il ruolo che ricoprono, dovrebbero essere esempio e maestre di vita per bambini così piccoli, invece scatenano la loro frustrazione, rabbia e malessere (per essere gentili) con comportamenti terrificanti.
Le due insegnanti, di 37 e 61 anni, sono state arrestate dai finanzieri del comando provinciale della città calabrese dello Stretto con l’accusa di maltrattamenti aggravati e continuati nei confronti di bambini loro affidati. A dare il via alle indagini, svolte dai finanzieri del gruppo di Reggio Calabria, la denuncia di una madre preoccupata per il cambiamento d’umore e del comportamento delle sue due figlie, sintomo dell’allarmante livello di malessere raggiunto dalle bambine. Le indagini, coordinate dal procuratore capo Federico Cafiero de Raho, coadiuvato dal procuratore aggiunto Gerardo Dominijanni e dal sostituto procuratore Teodoro Catananti, sono state svolte anche mediante l’installazione di alcune telecamere e dispositivi di registrazione ambientali dislocati all’interno dell’aula in cui si svolgevano i maltrattamenti.
IL VIDEO SHOCK DEI MALTRATTAMENTI
Le registrazioni audio – video hanno, così, consentito di accertare i maltrattamenti psico-fisici subiti da alcuni alunni minorenni. In particolare, le due docenti colpite dall’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal tribunale di Reggio Calabria, a firma del gip Adriana Trapani, maltrattavano alcuni degli alunni minorenni, a loro affidati per ragioni di educazione, istruzione, cura e custodia, utilizzando violenza contro di loro.
Espletate le formalità di rito, le due donne, R.G. e D. G., sono state poste agli arresti domiciliari.
“Stop Abuse”, il blitz in una scuola pubblica
‘arresto delle due maestre, in servizio in un istituto scolastico pubblico, é stato effettuato dal Comando provinciale di Reggio Calabria della Guardia di finanza nell’ambito di un’operazione chiamata ‘Stop abuse’. Secondo quanto ha riferito la Guardia di finanza, le due maestre “hanno utilizzato violenza ai danni degli alunni minorenni che erano loro affidati per ragioni di educazione, istruzione, cura e custodia“. Il Procuratore Cafiero de Raho é stato coadiuvato, nel coordinamento dell’attività d’indagine, dal Procuratore aggiunto, Gerardo Dominijanni e dal sostituto Teodoro Catananti. Per accertare i fatti, dopo la denuncia presentata dalla madre di due delle bambine che hanno subito i maltrattamenti, gli investigatori hanno installato nell’aula della scuola in cui si sono verificati i fatti alcune telecamere e dispositivi di registrazione ambientali. Le registrazioni audio e video, secondo quanto riferisce la Guardia di finanza, hanno così consentito di accertare i maltrattamenti psico-fisici subiti da alcuni alunni, facendo scattare in tempi rapidi l’arresto delle due maestre.
Il Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza Antonio Marziale: “ci costituiremo parte civile”
Queste le dichiarazioni di Antonio Marziale, Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza della regione Calabria, subito dopo la notizia delle due maestre fermate per maltrattamenti in una scuola pubblica di Reggio Calabria,“A partire da oggi – dichiara Marziale – l’ufficio del Garante di questa Regione chiederà la possibilità di costituirsi parte civile nei confronti di chi si avvicina oltraggiosamente ai bambini. E’ ora di dire basta! Il provvedimento cautelare emesso nei confronti di due insegnanti accusate di gravi maltrattamenti conferma come l’indignazione non basta più ed è invece necessario agire pesantemente sul piano sanzionatorio rivedendo una legge che concede lussi a quanti si macchiano di un crimine contro l’umanità, com’è da considerarsi ogni tipo di violenza sui bambini”.