Il progetto prevedeva un impianto fotovoltaico di 218.020,00 euro da installare presso il Centro commerciale “I Due Fiumi”, in realtà mai realizzato. I cittadini si domandano che fine abbiano fatto i fondi destinati a tale impianto.
COSENZA – Era il lontano 2003 quando venne inaugurato ed aperto al pubblico il Centro Polifunzionale “I Due Fiumi”, così chiamato proprio perchè situato alla confluenza dei due fiumi, Crati e Busento. Da allora tanti furono i progetti che prevedevano l’ampliamento e l’allargamento della struttura, di anno in anno. Progetti tuttavia, che si sono persi nel corso del tempo. L’impianto fotovoltaico, importante e necessario in una visione di risparmio energetico per una città sostenibile, rientrava in tali progetti.
Così come molti altri fotovoltaici della città bruzia, anche quello dei Due Fiumi resta un progetto su carta con procedura bloccata, nonostante si legga in Determinazione Dirigenziale n.3174 del 2015 che i lavori siano stati regolarmente portati a termine ed ultimati in tempo reale, liquidando alla ditta esecutrice Vega Energia S.r.l. la bellezza di 218.020,00 euro.
Ma nessuna preoccupazione, tanto la somma complessiva trova imputazione nel finanziamento a fondo perduto concesso con Decreto di Contributo del Ministero dello Sviluppo Economico – Direzione Generale per il Mercato Elettrico, le Rinnovabili e l’Efficienza Energetica (Programma Operativo Interregionale FESR 2007/2013); si direbbe, dunque, che è stato proprio preso alla lettera il termine “perduto“.
Ovviamente i cittadini si domandano quale sia stato l’intoppo e come mai nello stesso sito del Comune di Cosenza (nella sezione Amministrazione trasparente/Opere pubbliche/ Tempi e costi di realizzazione) si legge che i lavori sono stati portati a termine il 09/11/2015 se realmente e concretamente non è così.
Inoltre tale progetto, fa parte di un progetto globale, un pacchetto energetico che includeva anche la realizzazione del famoso fotovoltaico della Città dei Ragazzi di ben 544.829,29 euro (Delibera n.10 del 2015) e del Palazzo dei Bruzi, con una serie di qualifiche volte sempre al miglioramento energetico (ad esempio sala consiliare, castelletto a vetro, ecc.) anch’essi mai realizzati.
Ecco cosa è successo: fino a gennaio 2016 la Regione Calabria richiedeva un avanzamento dei lavori del 70% effettuati, cosa non fatta perché i lavori fondamentali arrivavano al 40% . Sono sorte dunque una serie di problematiche ed è stata richiesta una proroga ma, dato che non è stato possibile rendicontare tutto, la proroga non è stata accordata.
Poi ‘accadde ciò che accadde’ in Comune e la pratica fu bloccata, nonostante i soldi pari siano stati liquidati e i lavori terminati.
Ci auguriamo che chi di competenza, faccia luce sull’ingarbugliato “caso del fotovoltaico” e spinga per sbloccare la pratica, cosicché i fondi utilizzati vengano veramente utilizzati per la loro originaria destinazione.