Fingono di essere state investite buttandosi sotto la macchina e poi tentano di estorcere denaro ai malcapitati automobilisti o rubano nelle loro auto
RENDE (CS) – La segnalazione, una delle tante, arriva da Quattromiglia di Rende, e più precisamente dalla zona che ospita la piscina e gli uffici della sede di Rende dell’Azienda sanitaria provinciale di Cosenza, dove sono state viste alcune ragazzine che camminano in gruppo di 3-4, pare di origini rom, tentare la truffa. Il modus operandi è il seguente: attraversano la strada e ad un tratto colpiscono l’auto dalla parte anteriore, fingendo il ‘colpo’ dell’investimento. Poi si gettano a terra, e iniziano a chiedere denaro al conducente dell’auto sotto la ‘minaccia’ di evitargli guai peggiori. I malcapitati ovviamente presi dalla preoccupazione di aver investito un pedone, tanto più una ragazzina, spesso ci cascano!
In altri casi, una di loro dopo aver costretto il conducente a scendere dall’auto per rendersi conto del danno arrecatole, l’altra entra in macchina e porta via quello che trova in auto, come borse o cellulari. Una truffa già molto diffusa in altre città italiane e che pare abbia preso piede anche sul nostro territorio. I casi segnalati su Rende infatti, sarebbero diversi. Pare inoltre che un altro ‘trucco truffaldino’ molto di moda sia quello di lanciare contro i parabrezza delle auto, farina e uova. L’automobilista pertanto, è portato ad azionare i tergicristalli, ma il risultato è che non vede più nulla; ed è lì che spuntano loro e fingono un incidente. In casi come questo, si consiglia di arrestare la marcia, chiudere le portiere dell’auto e contattare i carabinieri o le forze dell’ordine.
Anche a Cosenza, come segnala una nostra lettrice, si sono verificati casi simili. Nei pressi di piazza Zumbini infatti la ragazza è stata aggredita da tre donne con accento dell’est dopo essersi resa conto che stava per investire un bambino che era in loro compagnia. Il piccolo, verosimilmente su indicazione della madre, si era posizionato sul retro dell’auto mentre la giovane era intenta a fare retromarcia. Fortunatamente, resasi conto della presenza del bimbo, ha prontamente interrotto la marcia chiedendo alle tre donne il perchè avessero lasciato lì il bambino nonostante fossero ben coscienti della manovra che l’auto stava per compiere. Le donne hanno quindi iniziato ad inveire contro la giovane fino al punto da costringerla a scendere dalla vettura per discutere. Il tutto si è consumato in pochi minuti, ma le modalità lasciano pensare che si tratti dello stesso fenomeno segnalato a Rende.