Si è concluso con 8 condanne e 5 assoluzioni il primo grado del processo denominato “Cuore e Sorriso” che vede imputati finti volontari dedito alle truffe e ai raggiri mascherati da beneficenza in particolare davanti agli ipermercati di tutta Italia.
COSENZA – Mascherati da associazioni di volontariato truffavano e raggiravano ignari ‘generosi’ davanti ai supermercati attraverso false raccolte di fondi. Una truffa della solidarietà che ha portato ieri all’emissione di otto condanne e di cinque assoluzioni nell’ambito del processo scaturito dall’inchiesta sulle onlus fasulle.
L’operazione compiuta il 9 aprile del 2013 sgominò una vera e propria organizzazione criminale dedita alle truffe con ‘sede’ nella nota palestra ‘Scorpion‘ di Rende. Due onlus di Rende “Il Sorriso” e “Il Cuore” sguinzagliavano volontari in giro a raccogliere fondi davanti ai centri commerciali non solo in Calabria ma anche in Sicilia, nel bolognese e nel romano e ancora Verona, Brescia, Mantova; offerte da devolvere in beneficenza che però finivano nelle tasche del gruppo. All’epoca finirono in manette Sandro Daniele, Arianna Mauro, Giuseppe Santoro, Simone Santoro, Giuseppe Ponzano, Alessandro Di Fino, Diego Damaggio e Manuel Intrieri.
I ‘raggirati’ donatori venivano imbrogliati con volantini recanti tutte le attività benefiche delle due Onlus, e dai recapiti e le informazioni recanti, tutto (almeno apparentemente) sembrava in regola e così gli ignari cittadini… aprivano i portafogli.
Al vertice delle false associazioni ci sarebbe stato l’ex bancario Sandro Daniele, che ha rimediato la condanna più alta ovvero quattro anni e sei mesi. Secondo l’accusa il 65enne aveva impiantato la base logistica dell’associazione nella palestra rendese che lui gestiva in quel periodo e dava ai ‘volontari’ il denaro necessario per le spese di viaggio, di vitto, alloggio e anche i mezzi per raggiungere le diverse città; poi intascava i proventi.
E ieri sono arrivate le condanne: per Sandro Daniele, 4 anni e 6 mesi di carcere; 4 anni per Arianna Mauro e Giuseppe Ponzano; Alessandro Di Fino è stato condannato a 3 anni e 6 mesi; Diego Damaggio, Manuel Intrieri e Marco Filippelli a 3 anni; Mattia Bibbò a 2 anni e 6 mesi.
Il Tribunale di Cosenza ha assolto Francesco Benito Voltasio, Roberto Sprovieri, Francesco Arena, Francesco Filippelli e Serena Leggio per non aver commesso il fatto. Gli imputati sono stati condannati per associazione a delinquere e il collegio ha riconosciuto le attenuanti generiche equivalenti per Diego Damaggio; Marco Filippelli e Manuel Intrieri e le attenuanti generiche prevalenti per Mattia Bibbò. Tutti condannati al pagamento delle spese processuali, alla misura di sicurezza della libertà vigilata per un anno e alla pena accessoria dell’interdizione temporanea dai pubblici uffici. Il collegio difensivo dovrà aspettare 90 giorni per conoscere le motivazioni.