Sebi Romeo in veste di portavoce dell’amministrazione Oliverio: “Facciamo di tutto per fronteggiare i guasti”.
CATANZARO – Tonino Gentile alza la voce sulla questione depuratori. E l’amministrazione Oliverio non tarda a rispondere. La denuncia pubblica del sottosegretario al ministero dello Sviluppo Economico che ha chiesto chiarimenti su dove siano finiti i 159 milioni di euro per il cofinanziamento degli impianti ha scosso la Regione. Almeno apparentemente. Il capogruppo del Pd in Consiglio regionale Sebi Romeo in una nota ha chiarito al senatore Gentile i provvedimenti messi in campo per arginare i problemi causati dalla cattiva depurazione dei reflui fognari. “In Calabria i problemi sono tanti e la Giunta regionale con la maggioranza di centrosinistra, sta facendo salti mortali per recuperare il tempo perduto,- annuncia Romeo in veste di portavoce dell’amministrazione regionale – ad incominciare, per esempio, dai fondi comunitari, delittuosamente inutilizzati e ora ricondotti a normalita’ con riconoscimenti alla Giunta Oliverio da parte delle stesse Autorita’ comunitarie. Fa bene il senatore Gentile a porre l’accento su una problematica di stringente attualita’ come i sistemi depurativi e le procedure d’infrazione in atto, ma con altrettanta chiarezza occorre rimarcare che l’attuale Giunta regionale sta facendo di tutto per fronteggiare guasti perpetrati negli anni dalle gestioni commissariali (fino al 2010) ed ordinarie (fino al 2014).
Sarebbe davvero imprudente e politicamente scellerato tentare di ascriverne le responsabilita’ a questa governo della Regione, che, al contrario, ha ben presente gli effetti nefasti prodotti quando il senatore Gentile era il coordinatore del Pdl, ossia l’asse portante della maggioranza che sosteneva la Giunta Scopelliti alla Regione anticipatamente sciolta per le ben note ragioni. La memoria politica non puo’ essere cancellata, anche se spesso c’e’ chi ci prova, e i calabresi sanno bene che cosa e chi ha, se non provocato, certamente inasprito problemi che col tempo sono diventati strutturali. Mettendo, tuttavia, da parte demagogie e giochetti populistici fin troppo scoperti, tesi evidentemente a proporre chi li fomenta al rango di salvatore della patria quando la patria ha contribuito a sfasciarla, ecco, punto per punto, come stanno le cose in questo specifico settore, consapevoli che su alcuni temi incidenti sulla qualità dell’ambiente e sulle stesse dinamiche dello sviluppo di cui la Calabria ha un forte bisogno, non c’e’ da confondere le idee o aizzare la protesta. Piuttosto, – continua – ci sarebbe bisogno di una responsabilita’ collettiva, di sobrieta’ e rigore quando si toccano alcune corde e alcuni temi e soprattutto di una forte spinta a muoverci con coesione per rimuovere annose piaghe e ridare fiducia e speranza ai cittadini”. Intanto residenti e bagnanti su diversi litorali calabresi, sopratutto sul Tirreno cosentino, continuano a lamentare .
Foto: Paola, 28 Luglio 2016 ore 18.07
INQUINAMENTO E DEPURATORI IN CALABRIA, LEGGI ANCHE:
Tonino Gentile si ricorda che i depuratori in Calabria non funzionano
Mare sporco in Calabria. Su 122 depuratori controllati 40 inquinano