Area Urbana
Nuovo ospedale
Il nuovo policlinico di Rende. Principe “Un sogno lungo 35 anni. L’utopia che diventerà futuro per la Calabria”
Principe: “Il Policlinico di Rende è il naturale completamento dell’Università della Calabria. Una visione che abbiamo perseguito con tenacia per decenni e che oggi diventa realtà”
RENDE – Nascerà dunque a Rende, sui terreni dell’Unical, il nuovo Policlinico universitario: un’opera dal valore complessivo di 349 milioni di euro. Il progetto prevede la realizzazione di una struttura sanitaria all’avanguardia da 750 posti letto, in un’area adiacente al campus di Arcavacata di Rende, destinata ad accogliere le attività cliniche e didattiche della neonata Facoltà di Medicina dell’Unical. La firma sull’accordo istituzionale sottoscritta alla Cittadella regionale, mette nero su bianco un’intesa, già trovata da tempo, porta le firme del presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, del rettore dell’Unical Nicola Leone, del sindaco di Rende Sandro Principe e del commissario delegato per gli interventi di edilizia sanitaria Claudio Moroni.
Sandro Principe: “Si è coronato un sogno di 35 anni”
Il sindaco di Rende, Sandro Principe, che non si è mai spostato di un centimetro sulla scelta di Arcavacata, ha definito la firma dell’accordo come il compimento di un lungo percorso politico e amministrativo: “Si è coronato un vecchio sogno. Quando l’Università arrivò a Rende – ha ricordato Principe – ci prodigammo per accoglierla, con espropri e servizi sostenuti solo con le nostre risorse. Oggi, finalmente, la Regione affianca l’Ateneo, che in cinquant’anni ha costruito un patrimonio straordinario”.
Principe ha sottolineato come la nascita del Policlinico di Rende rappresenti il naturale completamento del progetto universitario nato negli anni ’70: “L’idea di una Facoltà di Medicina a Rende la porto avanti da oltre 35 anni. Abbiamo sempre creduto che l’Università della Calabria dovesse completarsi con la formazione medica e con le cliniche universitarie accanto al campus di Arcavacata. Ora questo sogno si realizza”. Ed aggiunge “Prima di Occhiuto, Rende ha sostenuto l’Ateneo solo con le proprie risorse, per anni. Oggi, finalmente, vediamo la Regione affiancarsi all’Università, che in cinquant’anni ha costruito un patrimonio straordinario. Abbiamo accolto l’ Università con sacrifici, e oggi abbiamo il compito di collegarla con l’intera rete infrastrutturale”.
La nascita del Policlinico universitario di Rende rappresenta per il sindaco di Rende non solo un investimento sanitario, ma anche un motore di sviluppo economico e culturale per l’intera area urbana di Cosenza e per la Calabria. Un sogno coltivato per oltre trent’anni che oggi diventa realtà, proiettando Rende e l’Università della Calabria in una nuova era di innovazione, salute e conoscenza.
Un’opera che unisce Università, Regione e territorio
Il Policlinico universitario di Rende non sarà soltanto un polo sanitario, ma anche un centro di eccellenza per la ricerca medica e la formazione dei futuri medici calabresi. Il progetto si inserisce in una visione strategica condivisa tra Comune, Regione Calabria e Università della Calabria, e nasce dalla sinergia tra il presidente Roberto Occhiuto e l’assessore Giuseppe Leone, fortemente impegnati nel potenziamento del sistema sanitario regionale. “La politica – ha spiegato Principe – è anche sogno e utopia. Se ci si crede davvero, bisogna perseguirla con costanza. Questa utopia oggi si è intrecciata con l’impegno concreto di Occhiuto e Leone. Insieme stiamo costruendo una sanità universitaria moderna, senza però trascurare l’ospedale dell’Annunziata, che deve restare il punto di riferimento civile per la città e la provincia”.
Collegamenti e infrastrutture: Rende punta all’integrazione territoriale
Parallelamente al progetto sanitario, il Comune di Rende sta lavorando sul fronte delle infrastrutture per migliorare l’accessibilità dell’area universitaria: “Stiamo già predisponendo il raccordo con lo svincolo di Settimo e attendiamo il completamento del collegamento alla stazione di Santa Maria di Settimo, dove arriverà anche l’alta velocità” – ha dichiarato il sindaco. Questi interventi renderanno il Policlinico universitario di Arcavacata facilmente raggiungibile e perfettamente integrato con la rete dei trasporti regionali, rafforzando il legame tra ricerca, formazione e sanità.
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