RENDE (CS) – E’ stato considerato una sorta di funerale per la morte degli alberi che costeggiavano via Leonardo Da Vinci a Rende e che sono stati abbattuti. Alcune associazioni, I giardini di Eva e MEDiterranea MEDIA, Progetto meridiano, Primavera della Calabria, FIAB Cosenza ciclabile, Associazione Insieme OdV, Ente Sociale Sportiva Europea – Centro studi e formazione, Forum Terzo Settore Tirreno cosentino, hanno organizzato, quindi, un flash mob per protestare contro un provvedimento, ritenuto sconsiderato ed illegittimo che ha portato al taglio di decine di pini che avevano più di mezzo secolo di vita. Un vero e proprio polmone verde all’interno della città.
“Siamo qui a fare il funerale ad alberi che addolcivano il paesaggio fatto di cemento e asfalto – ha detto la Presidente dell’associazione “I Giardini di Eva”, Nadia Gambilongo – e che creano una situazione di ombra. Hanno deciso di tagliarli per fare spazio a giovani lecci che non sappiano se attecchiranno poichè le radici dei pini difficilmente saranno sradicate”.
A sorprendere anche l’immediatezza. In poche ore, infatti, i lavori sono stati eseguiti, ovvero nelle giornate di domenica e lunedì scorso senza un confronto con le associazioni ed i cittadini.
Il tutto è frutto di un progetto di rigenerazione urbana, finanziato nell’ambito del Pnrr. I manifestanti, intanto, in assenza di un’amministrazione a Rende, si rivolgono al commissario prefettizio: “Bisogna valutare l’opportunità – ha detto Sandro Scalercio, presidente di “Primavera della Calabria” – perchè restiamo per molto tempo senza verde in città”.
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