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Gravina sul caso Reggina creatosi «per leggi dello Stato non coerenti con Figc»
ROMA – “Il cosiddetto ‘caso Reggina’ è stato possibile perché le leggi dello Stato non sono coerenti con il più stringente quadro normativo federale”, lo ha detto il presidente della Figc, Gabriele Gravina – a margine dell’incontro con la Nazionale U20 di ritorno dal mondiale in Argentina – commentando la notizia dell’omologa del piano di ristrutturazione del debito da parte del Tribunale fallimentare di Reggio Calabria.
“Ho chiesto al ministro Abodi – ha aggiunto Gravina – di agire prontamente per impedire che le leggi dello Stato rendano vani gli sforzi della FIGC a difesa dell’equilibrio competitivo del sistema calcio”
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