Tirreno
DNA tumorale
Francesca Chemi, la giovane scienziata cosentina che “legge nel sangue le tracce del cancro”
Da Scalea all’Unical. Poi a Milano passando per Manchester: Francesca Chemi scienziata che studia le tracce del cancro nel sangue e sogna di riportare la ricerca al Sud
SCALEA (CS) – Scalea celebra una delle sue figlie più brillanti. Si chiama Francesca Chemi, è una giovane scienziata originaria della cittadina tirrenica cosentina ed oggi protagonista di un’importante ricerca che consente di “leggere nel sangue le tracce del cancro”, aprendo nuove prospettive per la diagnosi precoce e la medicina personalizzata. La sua storia, raccontata in questi giorni da numerosi quotidiani nazionali, è diventata un simbolo di eccellenza e di speranza: un esempio di come il talento e l’impegno possano trasformarsi in scoperte che cambiano la vita delle persone.
Il DNA tumorale nel sangue
La giovane ricercatrice originaria di Scalea Cosenza, lavora oggi allo Human Technopole di Milano, dove studia come i tumori evolvono nel tempo analizzando minuscole tracce di DNA tumorale nel sangue. Il suo lavoro contribuisce allo sviluppo della cosiddetta biopsia liquida, una tecnica che consente di monitorare il cancro con un semplice prelievo, aprendo la strada a cure sempre più personalizzate. È stata un’insegnante di chimica del liceo linguistico di Scalea a farle scoprire la passione per la chimica come “forma di bellezza” e chiave per leggere la realtà. Dopo il diploma, sceglie di iscriversi a Farmacia all’Università della Calabria, dove incontra la professoressa Stefania Catalano, che le apre le porte della ricerca oncologica.
Dopo la laurea con lode e un dottorato in biochimica, Francesca vola a Manchester con una borsa di studio e lavora al Cancer Research UK Manchester Institute, uno dei centri più prestigiosi d’Europa. Qui partecipa al progetto TRACERx, che studia il carcinoma polmonare e dimostra come le cellule tumorali circolanti nel sangue possano predire recidive e metastasi. Si tratta di una delle ricerche più avanzate sul carcinoma polmonare.
«Abbiamo dimostrato che alcune cellule tumorali circolanti nel sangue possono predire le recidive e le metastasi. È incredibile pensare che un semplice prelievo possa raccontarti come un tumore cambia nel tempo», spiega Francesca in un’intervista al Corriere della Sera. Francesca è ricercatrice postdoc al Sottoriva Group dello Human Technopole, dove si occupa di studiare il DNA che circola nel sangue per capire come i tumori diventano resistenti ai farmaci. «È come avere una finestra aperta sull’evoluzione della malattia», racconta. Analizzando questi campioni, cerca di capire come il cancro cambia nel tempo e perché alcuni trattamenti smettono di funzionare.
L’orgoglio di Scalea per una giovane eccellenza della ricerca
In un comunicato, il Sindaco e l’Amministrazione comunale di Scalea hanno espresso profonda soddisfazione e orgoglio per il successo della giovane ricercatrice: “Il percorso di Francesca Chemi è motivo di grande emozione per tutta la nostra comunità – si legge nella nota. È un esempio di talento, impegno e radici che restano salde anche quando si vola lontano. Il suo successo rappresenta il successo di Scalea, una città che continua a credere nella cultura, nella formazione e nei propri giovani”.
Francesca Chemi: dalle aule di Scalea ai laboratori internazionali
Francesca ha mosso i primi passi nel mondo della scienza proprio a Scalea, dove ha frequentato il liceo, per poi proseguire gli studi presso la Facoltà di Farmacia dell’Università della Calabria. È qui che ha sviluppato una profonda curiosità per la ricerca biomedica, una passione che l’ha condotta prima in Inghilterra e oggi a Milano, dove lavora a progetti d’avanguardia nel campo dell’oncologia molecolare. L’Amministrazione comunale ha voluto rivolgere un ringraziamento speciale ai docenti che, sin dai primi anni, hanno saputo riconoscere e incoraggiare il suo talento.
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