CROTONE – Scuola e concorsi truccati: Il Tribunale di Crotone ha disposto gli arresti domiciliari nei confronti di S.I., 69 anni, già dirigente scolastica di un istituto di secondo grado del capoluogo, e del genero C.E., 40 anni, titolare di un centro di formazione scolastica e universitaria anch’esso con sede a Crotone. Le misure cautelari, emesse su richiesta della Procura della Repubblica guidata dal dott. Domenico Guarascio, si inseriscono nell’ambito di un’inchiesta che ipotizza a vario titolo i reati di concussione, induzione indebita a dare o promettere utilità, corruzione, peculato, truffa, falsità ideologica e materiale, nonché rivelazione e utilizzazione di segreti d’ufficio.
Le accuse a carico dell’ex dirigente scolastica
Secondo quanto emerso dalle indagini condotte dai Carabinieri, S.I. avrebbe commesso diverse condotte illecite. Tra le più gravi, un tentativo di concussione ai danni di un’impresa edile locale, alla quale avrebbe chiesto di rinunciare a crediti maturati per lavori eseguiti presso l’abitazione del figlio, minacciando altrimenti l’esclusione da futuri appalti scolastici.
La dirigente è inoltre accusata di induzione indebita a dare o promettere utilità, avendo richiesto a un imprenditore vincitore di una commessa scolastica la somma di 3.500 euro, poi trasformata in prestazioni gratuite come traslochi e lavori. Emergono anche falsità ideologica e materiale, commesse in concorso con altri, nella gestione di bandi per educatori, al fine di favorire determinati candidati e arrecare danno alla pubblica amministrazione.
I quesiti del concorso scolastico “T.F.A. Sostegno”
Le contestazioni comprendono altresì peculato, per l’appropriazione di somme relative a viaggi d’istruzione di familiari non aventi diritto, e l’asportazione di beni scolastici come un tavolo da ping-pong, un calcio balilla e due poltrone, trasferiti in un magazzino privato. Non mancano truffa ai danni dello Stato e corruzione, per la rivelazione anticipata dei quesiti del concorso scolastico “T.F.A. Sostegno”. Infine, è accusata di concussione nei confronti di docenti commissari d’esame, minacciati di revoca dell’autorizzazione all’esercizio della libera professione se non avessero promosso un candidato non idoneo all’esame di maturità.
Le accuse a carico del titolare del centro di formazione
Anche C.E. è destinatario di misura cautelare per corruzione, in concorso con un pubblico ufficiale o incaricato di pubblico servizio, per aver partecipato alla ricezione e successiva rivelazione ai candidati delle risposte del test preselettivo del concorso “T.F.A. Sostegno”. Inoltre, a suo carico viene contestata frode processuale, per aver utilizzato una nuova scheda SIM per accedere al proprio account Telegram e cancellare conversazioni dopo il sequestro del telefono.
Concorsi ed esami truccati
Tra le accuse più gravi figura la manipolazione di esami e concorsi, con docenti costretti a promuovere candidati non idonei e candidati che hanno ottenuto vantaggi illeciti grazie a corruzione e falsità ideologica. Tra i casi contestati, anche la gestione irregolare di graduatorie e progetti europei, con l’inserimento di familiari in posizioni utili nonostante fossero stati esclusi dalla commissione valutatrice.
L’indagine mette in luce un quadro complesso di favoritismi, abusi e appropriazioni indebite, tra corruzione, peculato e truffa alla pubblica amministrazione, che coinvolge figure apicali del sistema scolastico crotonese e della formazione privata.
