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“Esempi civili” insigniti da Mattarella. C’è Nicolina Parisi: offrì i loculi di famiglia alle vittime del naufragio di Cutro

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ROMA – Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha conferito, motu proprio, trenta onorificenze al Merito della Repubblica Italiana a cittadine e cittadini che si sono distinti per attività volte a contrastare la violenza di genere, per un’imprenditoria etica, per un impegno attivo anche in presenza di disabilità, per l’impegno a favore dei detenuti, per la solidarietà, per la scelta di una vita come volontario, per attività in favore dell’inclusione sociale, della legalità, del diritto alla salute e per atti di eroismo. Il Presidente Mattarella ha individuato, fra i tanti esempi presenti nella società civile, alcuni casi significativi di impegno civile, di dedizione al bene comune e di testimonianza dei valori repubblicani. La cerimonia di consegna delle onorificenze si svolgerà presso il Palazzo del Quirinale il 20 marzo alle 16 e 30.

Nicolina Parisi “spirito di solidarietà mostrato dai calabresi”

Tra i 30 esempi civili premiati da Mattarella c’è Nicolina Parisi, 82 anni, nominata Commendatore dell’Ordine al merito della Repubblica italiana: “Per rappresentare lo spirito di solidarietà mostrato dalla popolazione calabrese nell’offrire un aiuto dopo il terribile naufragio di Cutro”. Ha subito offerto la propria disponibilità ad accogliere nella tomba di famiglia le salme dei migranti deceduti dopo il naufragio di Cutro.

Nominata Commendatore dell’Ordine al merito della Repubblica

‘Questa importante onorificenza non è un souvenir da esibire, ma una grande responsabilità sulle mie spalle”. Così, nella sua casa di Botricello, in provincia di Catanzaro, la donna commenta con l’ANSA la nomina a Commendatore dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana conferitale dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Vedova da 12 anni, madre di tre figli e nonna di cinque nipoti, la signora Nicolina, che ha gestito uno storico atelier di moda nella cittadina in cui risiede, dice di accogliere “con dignità e umanità” l’onorificenza ottenuta, “nella speranza – aggiunge – che possa servire a dare voce a chi soffre in silenzio”.

E grazie a questo spirito che la signora Nicolina, davanti alle immagini televisive della tragedia che si consumò all‘alba del 26 febbraio dello scorso anno a Steccato di Cutro, non ci pensò due volte e decise di mettere a disposizione alcuni loculi della cappella di famiglia. Un gesto rappresentativo, si afferma nella motivazione del Quirinale, dello “spirito di solidarietà mostrato dalla popolazione calabrese nell’offrire un aiuto dopo il terribile naufragio”. Nicolina Parisi, peraltro, è stata sempre animata da una profonda fede religiosa che l’ha portata ad essere presidente dell’Azione cattolica locale e, negli anni del suo impegno ecclesiale, a ricevere il gagliardetto di Giovanni XXIII dalle mani dell’allora presidente dell’associazione, Vittorio Bachelet.

“Ho una grande fiducia nell’umanità – aggiunge la donna, che è in compagnia della figlia più piccola, Emerenziana – e vorrei che i potenti del mondo abbassassero le loro ali e guardassero negli occhi chi soffre per la fame e per le guerre. Per quanto mi riguarda, rimarrò quella di sempre, con semplicità, pronta a fare del bene nella carità e nell’umanità, insieme alla consapevolezza che ognuno di noi ha dei doveri da compiere. Mi sento di essere serva dell’umanità e amica di tutti. E questo è quello che farò fino a quando Dio mi darà gli occhi per vedere ciò che accade nel mondo che ci circonda”.

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