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Dove eravamo rimasti… domenica, in uno stadio chiuso, sarà ancora Brescia contro Cosenza
COSENZA – La sentenza del Consiglio di Stato ha messo la parola fine ad una lunga estate di ricorsi, attese e speranze. Una bocciatura (l’ennesima) che ha spento definitivamente le speranze della Reggina e dei suoi tifosi di giocare ancora in Serie B. Al posto degli amaranto, che dovranno ripartire dai dilettanti, dalla porta secondaria è tornato in cadetteria il Brescia. La ratifica è arrivata ieri dal presidente Gabriele Gravina attraverso un’apposita delega senza bisogno di passare dal Consiglio Federale.
Sono passati quasi 3 mesi da quella incredibile gara del Rigamonti e dall’inzuccata di Meroni all’ultimo respiro, che ha permesso al Cosenza di restare in serie B spedendo in C le rondinelle dopo 38 anni. Quel successe poi dopo la rete del Cosenza con quelle bruttissime immagini che fecero il giro di tutte le televisioni è sotto gli occhi di tutti: fumogeni in campo e invasione di campo dei tifosi di casa con gara sospesa. Fuori dallo stadio tifosi incidenti, auto incendiate e il tentativo di assalto ai tifosi del Cosenza nel loro settore.
Alla fine arrivò la sconfitta per 3-0 a tavolino e due partite da giocare a porte chiuse. E la prima partita del riammesso Brescia, in uno stadio chiuso e senza tifosi, si disputerà domenica alle 16:15. Nessun rinvio da parte della Lega che ha solo dato 10 giorni di tempo in più al club di Cellino di operare sul mercato. E la prima gara ufficiale della nuova stagione del Brescia, che sul calendario ha preso il posto della X, sarà proprio contro il Cosenza. Mancheranno i tifosi, ma non la voglia del Cosenza di portare a casa il successo da dedicare proprio a loro.
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