Covid e vaccini, il casinò negli USA che dà un bonus ai dipendenti

L'iniziativa promossa dallo Scarlet Pearl Casino Resort, che ha scelto di offrire a tutti i dipendenti 150 dollari per ogni dose di vaccino contro il covid ricevuta

Il vaccino è l’unica arma attualmente in nostro possesso per sconfiggere il Covid-19 e le campagne di sensibilizzazione nate proprio intorno a questa tematica si sono moltiplicate negli ultimi mesi. Dopo oltre un anno di convivenza con il virus, in tutto il mondo l’obiettivo è proprio quello di accelerare il più possibile le somministrazioni di vaccini perché attualmente questa è l’unica soluzione per uscire dall’incubo che stiamo vivendo.

In Italia, purtroppo, il problema delle campagne vaccinali non è legato solamente al numero limitato di dosi disponibili ma anche al crescente fenomeno dei no vax, che deve essere in qualche modo arginato. Sempre più cittadini hanno paura del vaccino, dei suoi possibili effetti collaterali e la verità è che in troppi oggi si tirano indietro, rinunciando alla propria dose. Sarebbe forse il caso, allora, di dare un’occhiata a quello che sta accadendo oltre oceano, dove alcune strutture incentivano i dipendenti a vaccinarsi offrendo loro un bonus economico.

  • L’esempio dello Scarlet Pearl Casino Resort

Ha fatto molto scalpore, ultimamente, l’iniziativa promossa dallo Scarlet Pearl Casino Resort negli Stati Uniti, che ha scelto di offrire a tutti i dipendenti 150 dollari per ogni dose di vaccino contro il Covid ricevuta. Ciò significa che in caso di richiamo, i lavoratori di questa struttura guadagnano 300 dollari: un doppio vantaggio dunque, perché da un lato tutelano la propria e l’altrui salute e dall’altro possono trarne un profitto in termini economici.

Il CEO LuAnn Pappas ha dichiarato di aver intrapreso questa iniziativa per mitigare l’effetto che il Covid ha avuto sul settore dell’ospitalità e per poter tornare il prima possibile alla normalità. Negli Stati Uniti, per tutti i direttori di casinò la vaccinazione è obbligatoria ma anche gli altri dipendenti devono essere coperti per consentire una riapertura senza rischi della struttura. Si tratta di una trovata sicuramente interessante, che sta avendo effetti molto positivi.

  • La differente situazione italiana

In Italia, seguire l’esempio dello Scarlet Pearl Casino Resort sarebbe impossibile e non serve nemmeno spiegare il perché. Si potrebbe tuttavia agire in modo simile, incentivando i cittadini che hanno diritto al vaccino con delle misure economiche, che potrebbero ad esempio prendere il posto dell’attuale cashback di stato.

  • Il bonus c’è, ma solo per giocare

Attualmente, in Italia non mancano i bonus casino: basta andare su imiglioricasinoonline.net per trovare i più vantaggiosi ma non stiamo certamente parlando di incentivi per fare il vaccino! Il nostro Paese è rimasto ancora indietro da questo punto di vista: gli unici che attualmente stanno lavorando sono proprio i casinò online perché le strutture fisiche sono purtroppo ancora chiuse al pubblico. La situazione è dunque completamente diversa rispetto a quella degli USA, dove addirittura i manager promuovono i vaccini per i dipendenti offrendo loro un bonus economico. Non si potrebbe nemmeno fare la stessa cosa, a dire il vero, perché le nostre regole sono differenti e chi lavora nel settore dell’ospitalità in Italia non ha diritto a nulla per il momento. Paradossalmente, nel nostro Paese si parla ancora dei migliori bonus di benvenuto per giocare nei casinò online ma non si può nemmeno ipotizzare un’iniziativa come quella intrapresa dallo  Scarlet Pearl Casino Resort.

  • L’ipotesi di un bonus vaccinazione anche in Italia

Eppure, anche in Italia si era fatta largo diversi mesi fa l’ipotesi di un bonus vaccinazione, da sostituire all’attuale cashback di Stato. Si era pensato, in sostanza, di pagare un’indennità a tutti coloro che si sarebbero sottoposti al vaccino contribuendo a diminuire i livelli di rischio per l’intera comunità. È rimasta però solo una proposta, anche perché va detto che in Italia il numero di dosi pervenute è ancora insufficiente per pensare ad una vaccinazione di massa rapida come sta avvenendo negli USA, che dispongono di molte più risorse.

Quello che è stato fatto nel nostro Paese è differente, ma pur sempre efficace. Le varie regioni hanno erogato un indennizzo a tutti i medici di base disposti a somministrare il vaccino ai propri assistiti. Al raggiungimento di una soglia minima, i professionisti ricevono un compenso che varia a seconda della regione d’appartenenza. Si tratta di una iniziativa completamente diversa rispetto a quella portata avanti dallo Scarlet Pearl Casino Resort, ma pur sempre intelligente. I medici di base infatti rappresentano una risorsa fondamentale per la gestione della campagna vaccinale in Italia, perché grazie a loro è possibile accelerare le somministrazioni.

Rimane però un problema di fondo nel nostro Paese: il numero di dosi disponibili è ancora troppo basso e senza le risorse diventa impossibile ottenere risultati rapidi e raggiungere in breve tempo la tanto attesa immunità di gregge.

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