Per seguire i movimenti dell’imbarcazione è stato utilizzato anche un elicottero della Guardia di Finanza
VIBO VALENTIA – Lo scorso fine settimana le unità navali di pattugliamento, dopo aver individuato e fermato nelle acque joniche, un catamarano carico di migranti partito dalla Turchia e arrestato i due scafisti responsabili dell’illecito traffico ha concentrato l’attenzione su un natante sospetto, un altro catamarano, proveniente questa volta dalle acque greche, il quale, invece di avvicinarsi alle coste nazionali, aveva proseguito la navigazione, bordeggiando al limite delle acque territoriali italiane, fino ad imboccare lo stretto di Messina. I Finanzieri della Stazione Navale di Vibo Valentia, il reparto di riferimento del R.O.A.N. per la sorveglianza marittima, hanno vigilato costantemente le mosse dell’imbarcazione, avvicendando le varie unità navali dei dipendenti reparti costieri minori impegnati, mano a mano che proseguiva la navigazione del catamarano, anche con l’ausilio di un elicottero in missione di esplorazione a largo raggio, della Sezione Aerea della Guardia di Finanza di Lamezia Terme e, all’altezza di Reggio Calabria, hanno affiancato lo yacht, invitando lo skipper, unico occupante apparente, a seguirli nello scalo reggino. Una volta in porto i militari, precisamente della Sezione Operativa Navale della Guardia di Finanza di Reggio Calabria, hanno avviato approfonditi controlli documentali e ispezionato il mezzo nautico.
Esso si è rivelato vuoto e privo di carico, ma le circostanze della rotta seguita, malgrado i documenti presentati, poi rivelatisi abilmente falsificati, fossero apparentemente in regola, hanno indotto i finanzieri a proseguire i controlli, scoprendo quindi che il catamarano era stato, in realtà, rubato da poco in Grecia, probabilmente per esser utilizzato in traffici illeciti, accortamente camuffato, tramite l’eliminazione e l’avveduto occultamento dei segni identificativi, e travisato così da passare per altra in imbarcazione identica, ma non oggetto di furto. Il timoniere dell’imbarcazione, A. K., ucraino quarantatreenne, è stato arrestato, su conforme disposizione dell’Autorità giudiziaria competente informata e il catamarano, cautelato sotto la sorveglianza dei finanzieri reggini, è ora in attesa di essere restituito ai legittimi proprietari, già informati del ritrovamento. Dall’inizio dell’anno, i finanzieri del reparto aeronavale hanno arrestato e denunciato 42 responsabili, intercettato e sequestrato 15 natanti, prevalentemente impegnati nel traffico di migranti, nel corso delle crociere di sorveglianza e prevenzione.