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Dal cosentino la guerra dei tribunali e i contrasti fra Castrovillari e Rossano

Dal cosentino la guerra dei tribunali e i contrasti fra Castrovillari e Rossano

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CASTROVILLARI (CS) – Non sarebbe la prima volta, anzi, volendo essere onesti potrebbe essere quasi la prosecuzione rispetto a quanto accaduto nel 2012, ovvero i contrasti fra Castrovillari e (allora) Rossano. Sul banco degli imputati, ancora una volta, il tribunale. Ma se 11 anni fa la bagarre era per la sopravvivenza ed alla fine a spuntarla fu Castrovillari, questa volta ad animare il dibattito troviamo, da un lato, il potenziamento del palazzo di giustizia della città del Pollino, dall’altro, la riapertura di quello che sarebbe oggi il tribunale di Corigliano Rossano.

A far discutere è stata l’interrogazione presentata dal senatore di Fratelli d’Italia Ernesto Rapani al ministro Nordio, relativa proprio ai lavori di potenziamento del tribunale di Castrovillari. Rapani ha fatto riferimento a quella che all’epoca era stata una delle motivazioni che aveva portato alla chiusura di Rossano e alla sopravvivenza di Castrovillari, ritenuta quest’ultima una struttura addirittura con spazi sovrabbondanti. Perché allora destinare un finanziamento di 6 milioni di euro per un tribunale, che era stato ritenuto dallo stesso ministero, decisamente idoneo alla mole di lavoro da affrontare? Questo, in buona sostanza, l’interrogativo posto dal Senatore di Fratelli d’Italia. Dalle parti del Pollino, invece, qualche giorno fa si era espresso sulla vicenda anche il sindaco di Castrovillari, Domenico Lo Polito, che che aveva fatto riferimento ad alcuni ritardi burocratici, che, in qualche modo, celavano il timore di una perdita del finanziamento pari a 6 milioni di euro, utile per ultimare la “cittadella della giustizia”.

Ora sulla vicenda si è espresso anche il circolo cittadino di Forza Italia, che ritiene fondamentale i lavori di potenziamento del tribunale della città del Pollino, che nulla hanno a che vedere con la riapertura, definita legittima e da supportare, del tribunale di Corigliano Rossano. Sullo sfondo, quindi, potrebbe esserci una sorta di ritorno al passato relativo a quella che poteva essere definita, allora, una battaglia per la sopravvivenza, ovvero quella del 2012. L’impressione, però, è che oggi le cose siano totalmente cambiate e l’emergenza criminalità che riguarda sia la zona del Pollino, sia la sibaritide non lasci spazio a scelte che vanno in una sola direzione.

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