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evasione milionaria
Cosenza: slot truccate con le “doppie schede”. Evasi 50 milioni di euro, nel mirino gestore con sede a Luzzi
Un meccanismo fatto di schede clonate, telecomandi e slot “sdoppiate” avrebbe permesso di sottrarre allo Stato oltre 50 milioni di euro. Un imprenditore cosentino al centro dell’indagine
COSENZA – Un sofisticato sistema di manomissione delle slot machine per evadere il fisco e sottrarre allo Stato milioni di euro. È quanto hanno scoperto gli investigatori dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM) e i Carabinieri del Comando Provinciale di Cosenza, nell’ambito di un’operazione che ha portato al sequestro di beni per circa 12 milioni di euro e alla scoperta di una presunta evasione da 50 milioni di euro.
L’indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Cosenza, ha svelato un complesso meccanismo di alterazione elettronica delle schede di memoria installate negli apparecchi da intrattenimento. Il gestore, con sede legale a Luzzi, avrebbe omesso di versare all’erario il Prelievo Unico Erariale (PREU), trattenendo indebitamente le somme incassate dalle giocate nei numerosi esercizi commerciali collegati alla rete della società.
Slot truccate con il sistema delle “doppie schede”
Secondo gli inquirenti, l’evasione sarebbe stata resa possibile grazie a un sistema di doppie schede o schede clonate. Le slot, dotate di una memoria manomessa, non registravano parte delle giocate sulla rete telematica nazionale, falsando così i dati ufficiali e riducendo l’imponibile fiscale.
Il telecomando per azionare quelle ufficiali in caso di ispezioni
Durante i controlli, gli investigatori hanno accertato che in caso di ispezioni il gestore utilizzava un telecomando per azionare una “slot ufficiale”, in modo da far apparire regolare il flusso di gioco. «L’operazione di switch permetteva di eludere i controlli delle forze dell’ordine e dell’Agenzia delle Dogane» – ha spiegato Luca Turchi, dirigente della Direzione Giochi e Ufficio Controlli dell’ADM. – «Cerchiamo di dare un esito operativo ai princìpi che regolano il mondo dei giochi, incrementando i controlli e monitorando costantemente il settore.»
I numeri dell’operazione
L’attività investigativa, durata diversi mesi e conclusa nel maggio 2025, ha visto impegnati oltre 250 uomini e donne tra Carabinieri e personale ADM. Sono stati sequestrati 144 apparecchi elettronici, decine di schede SIM e componenti manomessi, oltre a 81mila euro in contanti trovati nel corso delle perquisizioni.
Il colonnello Andrea Mommo, comandante provinciale dei Carabinieri di Cosenza, ha evidenziato l’importanza dell’operazione: «Abbiamo sequestrato diversi apparati e schede SIM contraffatte o duplicate. Questo ha consentito di approfondire una normativa molto complessa e di individuare un sistema che, di fatto, sottraeva risorse allo Stato. Il sequestro di beni per 12 milioni di euro dà la misura della gravità della situazione».
Capomolla “Solo a Cosenza 100 milioni di euro in giochi”
Secondo il procuratore Capo di Cosenza Vincenzo Capomolla, il fenomeno del gioco d’azzardo è tanto rilevante quanto preoccupante: «Solo in Calabria si parla di oltre un miliardo di euro destinato alle giocate lecite – ha detto – senza contare quelle illecite come quelle emerse oggi. Nel solo capoluogo, Cosenza, si stimano cento milioni di euro di raccolta. È chiaro che bisogna garantire vigilanza e controllo in un settore dove la dipendenza e l’illegalità sono dietro l’angolo».
Picchi anomali a “dente di squalo”
Gli investigatori hanno notato nei flussi di gioco dei “picchi anomali”, detti “a dente di squalo”, che hanno fatto scattare l’allarme. Tali oscillazioni sarebbero compatibili con il funzionamento delle schede truccate, capaci di trattenere le cifre destinate al fisco. «All’interno delle macchine c’era un’alterazione fisica delle schede, studiata per trattenere le somme dovute all’erario» – ha aggiunto Capomolla, ringraziando i Carabinieri e il comandante Mommo per la collaborazione – «Il periodo indagato, dal 2022 al 2025, è particolarmente significativo per l’entità delle giocate registrate in provincia di Cosenza».
Un settore sotto controllo
L’ADM ha ricordato che dal 1° novembre 2025 è attiva una nuova organizzazione interna per il rafforzamento dei controlli nel comparto del gioco legale. «È un settore costantemente monitorato» – ha ribadito Turchi – «e intendiamo continuare a operare per tutelare gli operatori onesti e contrastare ogni forma di evasione e frode». Con questa operazione, le autorità colpiscono la frode nel gioco d’azzardo che continua a rappresentare non solo un bacino economico imponente, ma anche un terreno fertile per l’illegalità e l’evasione fiscale.
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