COSENZA – La città si prepara ad accogliere una realtà di gusto e solidarietà, promossa dalla “Terra di Piero“. Domenica 14 settembre alle ore 18:00, in corso Garibaldi n. 42, nei pressi di Piazza Valdesi, verrà inaugurato “aFFavorì”, un ‘ristorante sociale’ che unisce tradizione gastronomica calabrese e inclusione; una trattoria totalmente gestita da ragazzi con sindrome di down e autistici.
I Maccabuoni: i fusilli cosentini fatti a mano… e con il cuore
Prima di diventare una trattoria ed aprire le porte, il progetto solidale era conosciuto con il nome “I Maccabuoni”; si occupavano di organizzare pranzi solidali e di una serie di corsi dedicati ai ragazzi, una vera e propria scuola di cucina per formarli alla creazione di piatti tipici del nostro territorio, in particolare dei gustosi fusilli cosentini fatti rigorosamente a mano, con l’aggiunta di un ingrediente segreto ovvero il cuore di questi ragazzi che gestiranno il nuovo locale.
Negli ultimi due anni hanno rappresentato un’esperienza sociale unica: giovani con disabilità che hanno imparato ad impastare e preparare la pasta fresca, scoprendo il valore e l’importanza di sentirsi utili e apprezzati. Al centro del progetto come detto, i “maccaboni” al ferretto, preparati rigorosamente a mano, simbolo di convivialità e legame con le radici della cucina locale. La “Mastra pastaia”, così come la chiamano simpaticamente i ragazzi, è Tiziana Turano.
“aFFavori” la ‘trattoria delle persone’ nel centro storico di Cosenza
Siamo andati in esclusiva a visitare il locale, promosso dall’associazione “La Terra di Piero” che accoglierà i cosentini amanti della cucina e il loro cuore solidale. A rendere speciale l’attività non sarà solo il menù, ma bensì la missione: almeno 25 ragazzi, alcuni con sindrome di Down e autismo, si occuperanno di gestire con entusiasmo e impegno sia la cucina che la sala.
L’iniziativa nasce con l’obiettivo di dare autonomia e opportunità lavorative a giovani con disabilità, offrendo loro un contesto inclusivo in cui poter crescere e confrontarsi con la società civile. Come spiegano i promotori, non si tratta di creare spazi separati, ma di favorire l’integrazione quotidiana: «quando un ragazzo lavora a contatto con clienti, fornitori e colleghi, si apre al mondo, supera barriere e arricchisce tutta la comunità».
Sergio Crocco: “vieni a sederti con noi”
«Il nome “Affavorì“ – spiega Sergio Crocco, presidente della Terra di Piero – non è stato scelto a caso. È un invito semplice e diretto: vieni a sederti con noi, aggiungi un posto a tavola. È lo spirito delle nostre tavolate calabresi e cosentine dove il cibo, diventa condivisione e inclusione». Non un ristorante tradizionale, dunque, ma un luogo di convivialità in cui ogni cliente diventa parte di un progetto di solidarietà.
“Da progetto sociale ad attività”
«È bello vedere questi ragazzi felici – aggiunge Sergio Crocco. – Lavorando si sentono davvero utili e parte di qualcosa. I Maccabuoni hanno segnato il punto di partenza: un progetto nato in forma sociale, che oggi si trasforma in un’attività vera e propria». L’inaugurazione sarà un momento di festa aperto a tutti, con l’auspicio che “Affavorì” diventi presto un punto di riferimento per chi cerca cibo genuino, relazioni vere e un futuro più inclusivo per la città.
