Area Urbana
Cosenza e Rende insieme con gli investimenti di Agenda Urbana: dal centro storico al parco ‘Nicholas Green’
RENDE – Questa mattina nella sala di rappresentanza del Comune di Rende, i commissari e i tecnici hanno illustrato i progetti ed i finanziamenti previsti per il nuovo programma di Agenda Urbana dopo la presentazione avvenuta ieri al Comune di Cosenza. Le Amministrazioni comunali di Cosenza e Rende danno ufficialmente il via al programma integrato di Agenda Urbana 2021-2027, sostenuto dal PR Calabria FESR FSE+, con l’obiettivo di disegnare un nuovo modello di sviluppo per l’area urbana. Un’occasione strategica per completare progetti esistenti e promuovere una rigenerazione urbana sostenibile, inclusiva e condivisa.
Il programma prevede interventi mirati nei quartieri di entrambe le città, con un focus su riqualificazione urbana, efficientamento energetico, valorizzazione del patrimonio pubblico e culturale e riconnessione fisica e funzionale tra le due municipalità.
Il centro storico
Il Commissario straordinario del Comune di Rende, Michele Albertini, ha evidenziato l’importanza degli interventi per restituire centralità e attrattività al territorio: “Abbiamo lavorato per rendere fruibili e interessanti i nostri musei, come il Museo del Presente e il Museo Civico, spesso poco valorizzati. Rende non è una città a vocazione turistica, ma abbiamo ricevuto sollecitazioni da commercianti e residenti per rendere il centro storico un luogo vivo, attrattivo, capace di accogliere visitatori e cittadini”. Nonostante le difficoltà legate continua Albertini – allo spopolamento del centro storico e alla scarsa attrattività imprenditoriale, l’Amministrazione punta sulla cultura e sulla collaborazione con la Pro Loco e altre realtà locali per animare la città vecchia e invertire la tendenza.
Interventi strutturali e ambientali
Come illustrato dall’Ing. Lara Critandi (Rende), diversi sono gli interventi già pianificati: per il Museo del Presente il rifacimento del tetto, la sistemazione delle infiltrazioni, la messa in sicurezza esterna e il miglioramento dell’efficienza energetica. Al Museo Civico interventi su barriere architettoniche, impianti e infiltrazioni. Per la sede municipale, opere di canalizzazione e risanamento di piccoli dissesti. Ancora la Scuola primaria di Rende centro dove, dopo un primo appalto incompiuto, si prevede l’adeguamento sismico e la riqualificazione degli spazi esterni, compresa l’area biblioteca.
Grande attenzione anche alla riqualificazione del Parco Robinson, in sinergia con il vicino parco Nicholas Green di Cosenza: “L’obiettivo è creare un’unica rete verde attrezzata, con percorsi ciclopedonali che colleghino le due città, una passerella sul fiume Campagnano, aree fitness e spazi dedicati agli animali”, ha aggiunto Critandi.
Sostegno alle imprese, esclusione per le associazioni
Tra le misure previste, anche un bando da 450 mila euro rivolto esclusivamente ad aziende private che operano in ambiti legati alla rigenerazione urbana, ambientale e culturale. Le associazioni, pur potendo partecipare ai tavoli di co-progettazione, non potranno beneficiare direttamente dei finanziamenti, in quanto esclusi dai codici ATECO ammessi a bando.
Un segnale forte viene anche dai 12 milioni di euro ottenuti dal Distretto Cosenza-Rende come premialità regionale. L’ing. Salvatore Modesto (Cosenza) ha sottolineato come si tratti dell’unica area urbana in Calabria a ottenere un simile riconoscimento: “Queste risorse si sommeranno ai fondi già previsti, rafforzando ulteriormente gli interventi in corso. Abbiamo chiesto un confronto partecipato e continuativo con associazioni, imprese e cittadini, per costruire una visione condivisa e diffusa del territorio”.
Le tempistiche sono già definite: l’approvazione della strategia è prevista per inizio maggio, seguita dal passaggio al Comitato di Sorveglianza. Il programma rappresenta il completamento naturale della precedente Agenda Urbana e si distingue per l’approccio integrato e collaborativo tra i due Comuni, con una particolare attenzione agli aspetti ambientali e culturali come elementi identitari del territorio.
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