COSENZA – Intervistato dalla TV siciliana Telecolore, prima del match contro il Catania, Il presidente Guarascio era tornato a parlare della mancata cessione societaria spiegando che le interlocuzioni avute finora non “hanno ancora offerto la giusta prospettiva“. Intervenuto ieri sera nella trasmissione di Ten “A Lupo a Lupo”, l’imprenditore della sanità cosentina Alfredo Citrigno, il primo che aveva apertamente dichiarato la volontà di acquisire la società ma, come da lui stesso successivamente annunciato, trovando però silenzio e poca trasparenza, ha spiegato i termini dell’offerta quando il Cosenza era ancora in serie B rifiutata dal presidente Eugenio Guarascio.
«Nelle interlocuzioni che abbiamo avuto – ha spiegato Alfredo Citrigno – il presidente mi ha sempre manifestato il desiderio di vendere ed anche di vendere a me, evidenziando il fatto sono un soggetto giovane, tifoso e appassionato. In me c’era la persona giusta per portare avanti le sorti del Cosenza Calcio»
Avevo offerto a Guarascio 10 milioni per acquistare il Cosenza Calcio
«Lo scorso anno – ha spiegato ancora l’impreditore – ho fatto una proposta economica da 10 milioni di eurobasata sull’acquisto del 100% delle quote sociali al netto dei debiti e crediti. Ho dato un valore alla società di 10 milioni di euro. Non ho visionato alcuna documentazione, perchè la documentazione contabile non mi è stata fornita. Ed allora io in maniera concreta ho voluto fare una proposta dando un valore al titolo del Cosenza Calcio, all’epoca dei fatti società di Serie B, inserendo nell’offerta che debiti e crediti mi sarebbero sati consegnati a zero».
«Qualora ci fossero stati debiti o crediti potevano essere scalati o aggiunti rispetto ai 10 milioni. Quella era la quotazione che io avevo dato rispetto al valore del Cosenza che era rappresentato dal titolo e dal parco giocatori dell’epoca. Dal mio punto di vista si trattava di una cifra di tutto rispetto e non ritengo dal mio punto di vista mortificante».
Trattativa fallita? “Interrotte le interlocuzioni e non da parte mia”
A specifica domanda del perchè la trattativa sia fallita, Citrigno spiega «non è andata più avanti perchè le interlocuzioni si sono interrotte e non per mia volontà. Non c’è stata una spiegazione. Una cosa è certa e sono chiaro: non ho motivo di dire le cose diversamente da come sono. Sono consapevole si cosa significa gestire una società e so cosa significa anche una società di calcio che ha anche un valore sociale. Sono sempre intenzionato a investire nel progetto Cosenza non solo sociale, anche la rapporto con la tifoseria, il coinvolgimento del territorio e dell’imprenditoria sana. A me interessa avere a che fare con persone che vogliono far parte di un progetto che deve essere chiaro, leale e trasparente».
Citrigno “con il Cosenza in Serie C oggi ha il valore è differente”
«Se Guarascio ha deciso di cedere – ha spiegato ancora l’imprenditore – può tranquillamente dire come valorizza il 100% del titolo. Ciò può dire chiaramente quanto vuole, così dall’altra parte se ci sarà qualcuno interessato potrà dire si o no. Da parte mia resta sempre la volontà ad investire in un progetto che ha anche una valenza sociale come è il calcio, che ha un motore di entusiasmo e passione, quello che oggi purtroppo manca e che bisogna ritrovare con un progetto sportivo chiaro che guardi anche ad una valorizzazione del territorio. Bisogna ripartire dalle radici, riportare le persone allo stadio, nella provincia ma anche puntare sul settore giovanile con la creazione di strutture adeguate e la valorizzazione di tanti giovani professionisti».
