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Concorso esterno con la ‘ndrangheta: nuova condanna a 14 anni per l’ex parlamentare Giancarlo Pittelli

Calabria

Concorso esterno con la ‘ndrangheta: nuova condanna a 14 anni per l’ex parlamentare Giancarlo Pittelli

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PALMI (RC) – Seconda pesante condanna in primo grado per Giancarlo Pittelli, noto penalista calabrese ed ex senatore di Forza Italia, accusato di aver avuto legami con la ‘ndrangheta. Dopo gli 11 anni di reclusione inflitti dal Tribunale di Catanzaro nel maxi-processo “Rinascita-Scott” (attualmente in fase di appello), arriva una nuova sentenza dal Tribunale di Palmi, che lo condanna a 14 anni nel processo “Mala Pigna” per concorso esterno in associazione mafiosa. La condanna giunge al termine del primo dibattimento collegato all’operazione che ha colpito il clan Piromalli di Gioia Tauro, portando alla luce un sistema criminale radicato e un imponente traffico di rifiuti, che sarebbe stato gestito dall’imprenditore Rocco Delfino, detto “u Rizzu”, considerato dagli inquirenti il braccio economico della cosca.

Nel dettaglio, Pittelli – difeso dagli avvocati Guido Contestabile e Francesco Gambardella – secondo la Dda di Reggio Calabria, avrebbe messo le proprie competenze e relazioni istituzionali al servizio dell’organizzazione criminale, sfruttando “le enormi potenzialità derivanti dai rapporti con importanti esponenti delle istituzioni e della pubblica amministrazione”. I magistrati lo descrivono come un uomo capace di “garantire la propria disponibilità a risolvere i problemi degli associati” e con “illimitate possibilità di accesso a notizie riservate e a trattamenti di favore”. Addirittura, secondo l’accusa accolta dai giudici, l’ex senatore avrebbe fatto da “postino” per conto della cosca Piromalli, trasmettendo informazioni sensibili ai detenuti al 41 bis, contribuendo a mantenere operativa la catena di comando mafiosa anche dall’interno del carcere.

Il pubblico ministero Lucia Spirito aveva chiesto una pena ancora più severa, 16 anni di reclusione, ma il Tribunale di Palmi ha comunque ritenuto fondate le accuse, infliggendo una condanna che pesa come un macigno sulla figura dell’ex parlamentare. Nello stesso processo, l’imprenditore Rocco Delfino è stato condannato a 22 anni di carcere per associazione mafiosa. Per lui, la DDA di Reggio Calabria, guidata dal procuratore Giuseppe Borrelli, aveva chiesto 29 anni, ricostruendo la sua ascesa criminale dagli anni ’90, da semplice partecipe fino a diventare capo e organizzatore della cosca, con ruoli chiave nella pianificazione delle attività delittuose.

Complessivamente, il verdetto ha portato alla condanna di 18 imputati e all’assoluzione di 8 persone. Le motivazioni della sentenza verranno depositate entro 90 giorni.

Res Tauro

La condanna è stata pronunciata nella stessa giornata in cui è stata pronunciata la sentenza di “Mala Pigna”, un’altra operazione dei Ros dei Carabinieri ha colpito la cosca Piromalli, con 26 arresti tra cui quello del boss Giuseppe “Facciazza” Piromalli, 80 anni, confermando l’attualità e la pervasività del potere mafioso nella Piana di Gioia Tauro.

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