MIRTO CROSIA – Sta diventando virale sui social il video di Filippo Zuccaro, alias “Andrea Zeta”, cantante neomelodico che avrebbe dovuto esibirsi domani in piazza a Mirto Crosia per la festa di San Giovanni Battista. Il giovane si scatena dalla propria pagina facebook lanciando improperi di ogni tipo contro la Questura e il parroco di Crosia Don Giuseppe, colpevole, secondo Zeta, di avergli fatto saltare l’esibizione artistica sul palco nel Cosentino.
Il cantante è figlio del boss di Cosa Nostra Maurizio Zuccaro, di recente condannato a vent’anni nell’ambito dell’”Operazione Zeta”. La famiglia ha legami parentali con il capomafia di Catania Nitto Santapaola. Un trascorso che ha convinto il Comitato per la Festa a cancellare l’invito del cantante.
“Ho avuto un processo e sono stato assolto” – precisa Zeta sui social dopo una sequela di insulti e pesanti accuse rivolte al parroco – “io sto difendendo il mio lavoro e la mia dignità di essere umano”, “mi può pure denunciare”.
“La Questura decide di annullare il concerto mio, la mia presenza. Per quale motivo questa forma di razzismo nei miei confronti?“. “Non vi vergognate a minacciare i Comitati e gli organizzatori? Io non canto né malavita né niente, canto solo amore e porto la gente in piazza. Ok – prosegue -, io vengo da una famiglia, ok, mio padre è mafioso quello che è. Ma che c…. c’entra con la mia vita? Perché non mi posso creare un futuro migliore? Perché non posso vivere una vita serena come tutti gli italiani di questo mondo?”.
“Hai detto che è stata la questura a farvi annullare la mia presenza e adesso avete girato la versione? Parroco vigliacco, tengo a dirti che i miei problemi li ho risolti con un assoluzione a formula piena, non chiamando nemmeno i danni. E quindi che parroco saresti? Quindi non aiuti la gente in difficoltà, soprattutto un ragazzo cresciuto nella difficoltà che oggi ha un futuro lavorativo bellissimo”.
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