CATANZARO – Non si arresta la mobilitazione degli operatori del trasporto pubblico calabrese. Anzi aumenta in maniera esponenziale.
“L’attuale situazione dell’A.M.C. (Azienda per la mobilita’ citta’ di Catanzaro) spinge piu’ che a considerazioni sugli episodi di ordinaria cattiva gestione, alla vera e propria denuncia di un clima, di una mentalita’, di un habitus etico nel quale prolifera un sistema di comportamenti discutibili, che hanno lentamente portato ad un malcontento ormai evidente di gran parte dei lavoratori. Un’analisi attenta, documentata, precisa fa emergere una girandola di scelte, di metodi che conducono sempre allo stesso tristissimo capitolo di clientelismi di vario genere”. Lo si legge in una nota del Sindacato Unitario dei Lavoratori Comparto – Trasporti, a firma di Bruno Gallo, segretario provinciale Generale. “La recente ricapitalizzazione dell’ A.M.C. e’ costata, – fa rilevare Gallo – con l’aumento dei tributi, lacrime e sangue per tutti i cittadini di Catanzaro, i quali hanno inutilmente sperato che i Consiglieri comunali di nuova nomina si opponessero con fermezza ad una gestione “allegra” (per non dire incosciente) dell’azienda ma purtroppo cio’ non e’ avvenuto. Lo testimoniano le solite nomine esterne di professionisti spesso superflue. Come nuovo Direttore Generale e’ stata nominata una personalita’ attualmente discussa per scelte e comportamenti tenuti in passato nell’espletare la propria carica di amministratore. Questa personalita’ non appartiene alla citta’ di Catanzaro: non e’ nostra intenzione fare dell’insulso campanilismo, ma di certo nella nostra citta’ non mancano (per preparazione, capacita’ e correttezza) soggetti assolutamente capaci dell’incarico”. Il S.U.L. Inoltre, dice Gallo, ” vuole conoscere quanti e quali siano i costi dei tanti incarichi esterni che certamente pesano sul bilancio aziendale in un momento in cui il Comune si appresta a varare una raffica di aumenti e tagli per poter garantire almeno i servizi essenziali. La domanda che questa Organizzazione Sindacale si pone e’ : questi soggetti sono stati scelti per riconosciute capacita’ professionali o piuttosto per rispondere a politiche e mentalita’ di tipo clientelare? Basta pensare alla nomina unilaterale interna del nuovo direttore di esercizio avvenuta senza un interpello tra il personale dipendente, penalizzando coloro che gia’ dal lontano anno 2000 si trovano in possesso dello stesso requisito del nominato, forse eletto, in quanto piu’ simpatico o piu’ vicino al management aziendale. Ci auguriamo – continua – che il metodo seguito sia stato esclusivamente meritorio??.e ci chiediamo il perche’ di tanti spostamenti di personale senza che vi sia reale necessita’, e il perche’ di tanti autisti (inidonei) che bivaccano nei vari uffici aziendali senza funzione e che per altro, non vengono regolarmente mandati a visita medica specialistica affinche’ si attesti l’effettiva inidoneita’ in modo da poterli proficuamente poi collocare nell’organigramma aziendale con mansioni adeguate”. Per queste motivazioni il Sul ha proclamato per giorno 3 giugno . 4 ore di sciopero (08,30 – 12,30) di tutto il personale.