ISOLA CAPO RIZZUTO – Otto minorenni sono stati segnalati al Tribunale dei minori per atti vandalici.
Sorpesi mentre erano intenti a dare fuoco alla scuola i ragazzini sono stati tempestivamente bloccati dalle forze dell’ordine. Non volevano andare a scuola e per questo si sono introdotti nell’istituto che frequentano, la media Da Fiore a Isola Capo Rizzuto, ”armati” di 9 litri di benzina con l’intento di appiccare un incendio. Protagonisti 8 ragazzini di età compresa tra i 12 ed i 15 anni, appartenenti a famiglie normali, prima che mettessero in atto il loro gesto. Due di loro non sono imputabili. Gli altri sono stati segnalati al Tribunale dei minori. L’istituto era già stato oggetto di atti vandalici. Gli inquirenti indagano sulla correlazione degli eventi.
“Costringe tutti ad una profonda riflessione quello che è accaduto questa notte. Un atto così grave – commenta Carolina Girasole, Sindaco di Isola Capo Rizzuto – teso a danneggiare la scuola, ma anche tutti gli studenti che la frequentano, evidenzia ancora una volta come il problema sia innanzitutto culturale”. “Ringrazio i militari – prosegue Girasole – che hanno evitato appena in tempo l’ennesimo danneggiamento, un atto che stavolta avrebbe potuto avere esiti drammatici. Non solo per la struttura che ospita la scuola, non solo per l’interruzione del regolare svolgimento delle lezioni, ma anche per l’incolumita’ stessa dei suoi giovanissimi autori”. “L’intervento che ha permesso di individuazione e fermare i vandali – aggiunge il sindaco – e’ frutto dell’intenso lavoro compiuto nelle scorse settimane di concerto con le forze dell’ordine e la Prefettura di Crotone, che ringrazio per l’appoggio e il sostegno che danno al Comune”. Il riferimento e’ alle numerose riunioni, ai numerosi incontri congiunti nel corso dei quali il problema e’ stato sviscerato, cercando di pensare ad azioni in grado di arginare il fenomeno dei danneggiamenti nelle scuole. “Resta il rammarico – conclude il sindaco Girasole – per il coinvolgimento di ragazzi cosi’ giovani in episodi di tale gravita’. C’e’ ancora tanto lavoro da fare per vincere le resistenze di una cultura che non vuole il bene della comunita’ e non comprende il valore della condivisione e del bene comune”.