CATANZARO – Enzo Passalacqua, catanzarese di 24 anni, raggiunto da un provvedimento di custodia cautelare con l’accusa di tentata estorsione col
metodo del cosiddetto “cavallo di ritorno”, è stato scarcerato. Il giudice per le indagini preliminari, Gabriella Reijllo, ha concesso al giovane gli arresti domiciliari accogliendo la richiesta del difensore, l’avvocato Alessandro Guerriero.
A Passalacqua gli inquirenti contestano di aver preso parte attiva alla tentata estorsione ai danni di un uomo cui, nel luglio 2012, venne sottratto il fuoristrada Toyota Land Cruiser.
Nell’ambito delle indagini il primo a finire in carcere – ma poi e’ stato scarcerato – e’ stato Saverio Petitto, 69 anni, che avrebbe rassicurato la parte offesa sulla possibilita’ di riavere il fuoristrada rubato pagando un riscatto di 1.000 euro, mentre altri tre indagati, fra cui Enzo Passalacqua, furono denunciati. Inizialmente i denunciati erano sospettati di favoreggiamento, ma poi la posizione di Enzo Passalacqua si e’ aggravata a punto che la Procura ha chiesto e ottenuto per lui un ordine di custodia in carcere, eseguito dai carabinieri con un blitz portato a termine all’interno di una casa dove si trovava l’indagato, in localita’ Bellino, a Catanzaro Lido.
Dopo un’accurata perquisizione, i militari hanno trovato nell’abitazione, occultata sopra l’armadio della camera da letto, una pistola marca Beretta calibro 7,65 con la matricola punzonata con all’interno sette munizioni nel caricatore e altri nove proiettili in un barattolo. Fin da subito e’ stata la giovane Ivana Bevilacqua, 27 anni, presente in casa ed arrestata nell’immediatezza, ad assumersi tutte le responsabilita’ in merito all’arma ed alle munizioni e, per quelle accuse, lo scorso 5 febbraio ha patteggiato sedici mesi di reclusione e 1.400 euro di multa, con concessione di tutti i benefici di legge.