VIBO VALENTIA – Estorsione aggravata e danneggiamenti ai danni di un imprenditore nel vibonese, titole di un’impresa di confezionamento di acqua minerale.
Questi reati per i quali il gup di Vibo Valentia, Gabriella Lupoli, al termine del processo con rito abbreviato, ha condannato Antonio Campisi, 25 anni, e Nicola Vittorio Drommi, 24 anni, entrambi di Nicotera, in provincia di Vibo. In particolare, Antonio Campisi e’ stato condannato a 6 anni di carcere, mentre Nicola Vittorio Drommi a 6 anni ed otto mesi di reclusione. Come ricostruito dal pm Michele Sirgiovanni, contro l’imprenditore sono stati esplosi 14 colpi di pistola contro il portone di casa ed il garage, piu’ altri colpi ai capannoni dell’azienda. Antonio Campisi e’ figlio di Domenico Campisi, gia’ condannato quale broker della droga legato al clan Mancuso, ucciso sulla provinciale per Nicotera il 17 giugno 2011. Nicola Vittorio Drommi e’ invece figlio di Salvatore Drommi, scomparso da tre anni e per gli inquirenti probabile vittima della “lupara bianca”.