PALMI(REGGIO CALABRIA) – Un vero e proprio circolo di prostitute slovacche che, dopo essere entrate clandestinamente in Italia,
“lavoravano” per poi dare il guadagno a chi lo utilizzava per comprare armi nel paese dell’Est Europa e venderle nella Piana di Gioia Tauro, nel Reggino.
5 arresti:Karol Dudek, slovacco di 42 anni che risulta latitante; Giuseppe Cotroneo, 40enne di San Ferdinando, Nazar Abbas, pakistano di 53, Ahmed Sher, pakistano di 38 anni, e Carmelo Preite, 41enne di Joppolo, in provincia di Vibo Valentia, agli arresti domiciliari. L’operazione della Squadra mobile di Reggio Calabria e coordinata dalla procura di Palmi e’ scattata all’alba di questa mattina, dopo la firma da parte del Gip di Palmi dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere. Una parte dell’inchiesta, quella relativa alla tratta di essere umani, e’ stata trasferita per competenza alla procura distrettuale antimafia di Catanzaro. I particolari dell’inchiesta sono stati resi noti questa mattina in procura a Palmi, dal procuratore capo Creazzo, dal questore di Reggio Calabria Longo e dal capo della Mobile della stessa citta’ Semeraro. Le indagini, come spiegato dagli inquirenti, prendono il via durante i cosiddetti “fatti di Rosarno”, quando nel gennaio 2010 la comunita’ nera della citta’ della Piana si ribello’ alle condizioni disumane alle quali era costretta a vivere e lavorare. L’operazione di questa mattina, che non e’ ancora conclusa, rappresenta solo uno dei tanti rivoli investigativi scaturiti da quelle indagini.
Nello specifico, tra il 2010 e il 2012, la polizia ha accertato che su richiesta di Cotroneo, Dudek ordinava dall’Italia armi da fuoco ad alcuni suoi connazionali ancora non identificati, che provvedevano a introdurle dalla Slovacchia attraverso dei corrieri fino alla Piana di Gioia Tauro. Due di loro sono stati arrestati dalla Mobile reggina nel 2010. Le indagini, inoltre, hanno consentito di portare alla luce un vasto giro di prostituzione che faceva riferimento a Dudek e Preite. Le donne si prostituivano nella Piana di Gioia Tauro e nell’albergo di proprieta’ di Preite a Joppolo. I due pakistani, infine, sono accusati di favoreggiamento all’immigrazione clandestina.