(ASCA) – CATANZARO – Il presidente dell’Anpa Calabria, Giuseppe Mangone, ha inviato una lettera al presidente della regione Calabria, Giuseppe Scopelliti e all’assessore
regionale all’agricoltura, Michele Trematerra, per sollecitare un intervento urgente per salvare la castanicoltura calabrese dall’attacco dell’insetto parassita ”Cinipide Galligeno” che dal 2009 ad oggi sta arrecando gravissimi danni alle piante di castagno in tutta la regione.
”Abbiamo potuto accertare – scrive Mangone – sia direttamente, sia attraverso la consultazione dei dati elaborati dai tecnici dell’Arssa che la situazione, in poco meno di tre anni, si e’ fortemente aggravata tanto da mettere in serio pericolo la sopravvivenza del settore, considerato che ormai l’attacco si e’ esteso ai castagneti presenti sull’intero territorio regionale. L’attacco del ‘Cinipide’ si colloca in una fase di grosse difficolta’ per il settore, che registra una progressiva riduzione sia dell’estensione, sia della produzione dovuta, da una parte, ai prezzi all’origine poco remunerativi che generano l’abbandono e, dall’altra, agli incendi che l’estate distruggono i nostri boschi”.
”Il Ministero dell’agricoltura ha varato il programma nazionale per il controllo biologico contro il ‘Cinipide’ stanziando, per il 2012, un milione di euro. Una cifra assolutamente insufficiente per combattere il parassita considerato che per la Calabria sono state assegnate soltanto trentanovemila euro, finalizzate all’allestimento di un centro di moltiplicazione dell’ insetto antagonista ”Torinus Finennsis”, allevato e distribuito dall’universita’ di Torino. I sei tecnici dell’Arssa, impegnati per la realizzazione del programma di controllo biologico al ”Cinipide” in Calabria, coordinati dalla dott.ssa Vincenzina Scalzo, hanno fatto un buon lavoro, essendo riusciti, anche con il contributo della Comunita’ Montana Presila Catanzarese, ad effettuare sui castagneti 24 lanci di insetto predatore ”Torino Finensis”.
Questa prima iniziativa e’ risultata utile – scrive Mangone – ma assolutamente limitata. Per combattere efficacemente il parassita occorrono molti piu’ lanci, pertanto, e’ indispensabile l’intervento finanziario della regione e di tutti gli altri enti: comuni, province ecc..
Considerato che il costo di un lancio e’ all’incirca di 1.300 euro, per cento lanci occorrono 130.000 euro. Riteniamo che una simile, piccola cifra vale la pena di spenderla per salvare un intero comparto che rappresenta una parte importante della storia, delle tradizioni e dell’economia dei nostri territori di montagna”.