CATANZARO – Finito in tragedia lo sbarco degli immigrati del 24 Agosto scorso, 50 dei quali coinvolti nell’accaduto,
di origine afgana sbarcati sulle coste di Soverato, vicino Guardavalle ma, in quell’occasione, un giovane di 15 anni, Quazim Ahamad, rimase tragicamente ucciso.
Per paura di un’eventuale intercettazione pare che il veliero, in prossimità delle coste, abbia fatto salire a bordo altri clandestini, ma che in seguito gli scafisti, accortisi dell’arrivo di una motovedetta della guardia di finanza abbiano costretto gli altri a buttarsi in mare e a raggiungere a nuoto la riva.
Solo oggi arrivano le prime condanne.
Quindici anni di reclusione per Ievgenii Kaplin di 25 anni originario dellUcraina e a due anni e 1 mese di reclusione per Nouri Burkat Jouad Saleh palestinese di 22 anni. Entrambi erano accusati di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e di omicidio come conseguenza di altro reato.
L’accusa di omicidio ha retto solo per lucraino che ha riportato i 15 anni di reclusione. Nel corso del processo i due uomini sono stati difesi dagli avvocati Nicola Tavano e Domenico Pietragalla mentre il sostituto procuratore Alberto Cianfarini che ha coordinato le indagini aveva chiesto una condanna a 24 anni di reclusione sia per Kaplin che per Jouad Saleh.