CATANZARO – Nell’ambito di un’operazione antidroga condotta dalla squadra Mobile di Catanzaro
contro lo spaccio e il traffico di stupefacenti, 46 sono stati li arresti.
Una gruppo di etnia rom è stato scoperto, da anni residenti a Catanzaro, i quali avevano trasformato alcuni quartieri a sud della città in vere e proprie roccaforti. Le indagini, infatti, hanno permesso di dimostrare che le piazze di queste zone erano diventate dei centri commerciali per lo spaccio di droga, controllati a distanza da sentinelle armate che vigilavano sulle vie di accesso.
L’operazione, coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia del capoluogo di regione, ha visto l’impiego di 250 uomini che hanno preso d’assedio le aree dello spaccio.
Anche le donne del gruppo avevano il loro ruolo. Diciannove, infatti, sono state raggiunte dal provvedimento di custodia cautelare in carcere nell’ambito dell’inchiesta denominata “Double fault”. Erano, infatti, proprio loro a curare l’organizzazione dello spaccio anche per quanto riguarda la consegna della droga e il pagamento da parte degli acquirenti, anche alla presenza di minori. Spesso lo stupefacente veniva occultato nelle carrozzine dei bimbi per la consegna.
In alcune circostanze, di particolare afflusso, l’ingresso alla ‘piazzà era regolamentato attraverso una sbarra mobile, azionata manualmente, che faceva entrare le auto solo dopo un accurato controllo degli occupanti. Al termine dell’operazione ‘Double fault’ della Squadra Mobile di Catanzaro, coadiuvata da equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine di Rosarno, Siderno e Cosenza e cui hanno partecipato anche le Mobili di molte regioni con l’ausilio di unità cinofile e di un elicottero, sono stati sequestrati oltre un chilo di cocaina, 400 grammi di eroina, una pistola cal.22, una pistola a tamburo calibro 38, un fucile mitragliatore Ak-47 kalashnikov e un fucile da caccia cal.12.
I particolari dell’operazione saranno resi noti in una conferenza stampa in programma in Questura, a Catanzaro, alle 11.
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