Calabria
Crisi climatica
“CittàClima”: Reggio Calabria e Lamezia tra le città più colpite dagli eventi estremi
Il report “CittàClima” di Legambiente evidenzia come negli ultimi 11 anni l’Italia abbia registrato oltre 800 eventi meteorologici estremi, con Calabria tra le regioni più esposte e ancora in ritardo sui piani di adattamento
ROMA – La crisi climatica non risparmia nemmeno le città calabresi. Secondo il nuovo report “CittàClima” di Legambiente, negli ultimi 11 anni in Italia sono stati registrati 811 eventi meteo estremi, di cui 97 solo nei primi nove mesi del 2025, concentrati nei comuni con oltre 50mila abitanti. Eppure, solo il 39,7% di questi comuni ha adottato un piano o una strategia di adattamento ai cambiamenti climatici. Il report, diffuso in vista della COP30 in Brasile e del Climate Pride del 15 novembre, sottolinea come la crisi climatica abbia un impatto crescente sulle aree urbane, con allagamenti, trombe d’aria, esondazioni fluviali e danni alle infrastrutture tra i fenomeni più ricorrenti.
Calabria: Reggio e Lamezia tra le città più colpite
Particolarmente vulnerabili risultano anche le città calabresi. Nella classifica dei comuni tra 50mila e 150mila abitanti, Lamezia Terme si colloca al nono posto con 9 eventi meteo estremi. Tra le città più grandi, tra 150mila e 500mila abitanti, Reggio Calabria registra anch’essa 9 eventi, confermandosi tra le aree urbane regionali più esposte. Nonostante la frequenza crescente degli eventi, le città calabresi non hanno ancora predisposto piani di adattamento, a testimonianza dei ritardi nell’attuazione del PNACC e della mancanza di strumenti di governance climatica efficaci. Il report evidenzia come la mancata pianificazione locale amplifichi il rischio per cittadini e infrastrutture.
“Le città calabresi – commenta Anna Parretta, presidente di Legambiente Calabria – stanno già subendo le conseguenze dei cambiamenti climatici, con ricadute sulle popolazioni destinate ad aggravarsi ulteriormente. Quasi nessuna però ha adottato un piano di adattamento. Continuiamo ad essere complessivamente impreparati agli impatti crescenti sugli ecosistemi, sui luoghi e sulle persone, riuscendo ad intervenire solo nella fase dell’emergenza. Al contrario, occorre agire in maniera preventiva per aumentare la resilienza e la qualità urbana”.
Il quadro nazionale
A livello nazionale, le città più colpite tra 50mila e 150mila abitanti sono Agrigento (28 eventi), Ancona (14), Forlì, Como e Fiumicino (11). Tra i comuni tra 150mila e 500mila abitanti spiccano Bari (33 eventi) e Bologna (18). Tra le grandi città, Roma guida la classifica con 93 eventi, seguita da Milano (40), Genova (36), Palermo (32) e Napoli (20). Legambiente lancia un allarme sulla necessità di investire nei piani di adattamento e nella resilienza urbana, sottolineando l’urgenza di interventi concreti anche per città come Reggio Calabria e Lamezia Terme, dove la vulnerabilità resta alta.
Secondo l’associazione ambientalista, è necessario:
– finanziare e attuare rapidamente il PNACC;
– istituire un Osservatorio nazionale per l’adattamento ai cambiamenti climatici;
– approvare una legge sul consumo di suolo;
– garantire piani urbani di adattamento coerenti e strutturati anche nelle città di media e piccola dimensione.
Andrea Minutolo, responsabile scientifico di Legambiente, avverte: “La mancanza di piani di adattamento capillari aumenta la vulnerabilità delle città, esponendo le persone e le infrastrutture agli effetti sempre più frequenti e intensi degli eventi meteorologici estremi”.
Top Ten comuni
Dei comuni tra i 50mila e i 150mila abitanti più colpiti da eventi meteo estremi la maglia nera va ad Agrigento con 28 eventi meteo estremi, seguita da Ancona (14), gli impatti maggiori sono dovuti in gran parte ad allagamenti da piogge intense e danni da vento. Seguono in ordine di classifica Forlì (11), Como (11), Fiumicino (11), Sassari (10), Lamezia Terme (9), Potenza (9), Massa (8) e Pesaro (8). Si segnala che Fiumicino ha registrato negli ultimi 11 anni 7 mareggiate su 11 eventi.
Nei comuni invece tra 150mila e 500mila la maglia nera invece va a Bari (con 33 eventi), seguita da Bologna (18), Firenze (14), Catania (13), con una predominanza di danni dovuti ad allagamenti e vento. Quinto posto per Reggio Calabria (9), seguita da Modena (9), Livorno (9), Messina (8), Prato (7), Perugia (7). Top Six Comuni con oltre 500mila abitanti: Maglia nera a Roma al primo posto con un totale di 93 eventi meteo estremi. Seguita da Milano (40), Genova (36), Palermo (32), Napoli (20) e Torino (13).
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