Segnala una notizia

Hai assistito a un fatto rilevante?
Inviaci il tuo contributo.

Richiedi info
Contattaci

Chirurgia toracica all’Annunziata, storia di un percorso di rinascita e speranza nella sanità pubblica calabrese

Area Urbana

buona sanità

Chirurgia toracica all’Annunziata, storia di un percorso di rinascita e speranza nella sanità pubblica calabrese

Una storia vera, simbolo di una Calabria che funziona e che dà speranza. Una madre, un male invisibile e un’équipe medica che ha trasformato la paura in gratitudine

Pubblicato

il

Ospedale Annunziata Cosenza

COSENZA – In una Calabria spesso raccontata solo per carenze e difficoltà, emerge una storia che profuma di speranza e di buona sanità. A raccontarla è Isabella, figlia di una paziente operata all’ospedale “Annunziata” di Cosenza, che ha voluto condividere il percorso di salvezza vissuto accanto a sua madre. Una testimonianza autentica, fatta di paura, fiducia e gratitudine, che mostra il volto umano e competente della sanità calabrese: quello dei medici, degli infermieri e di un intero reparto capace di restituire vita e dignità.

La strada – storia di un percorso di salvezza”

Succede, a volte, di perdersi. Nella vita come nei corridoi di un ospedale, tra ascensori che non arrivano e porte che si aprono solo con la fiducia. È da qui che nasce La strada – storia di un percorso di salvezza”, un racconto che attraversa la malattia e approda alla speranza, testimoniando che anche in Calabria la sanità pubblica può essere eccellenza, dedizione e vita.

Protagonista è una donna calabrese, una madre, che scopre improvvisamente di avere un “mostro” nascosto nel petto: un adenocarcinoma polmonare. Un dolore sordo, un respiro corto, un peso che non lasciava presagire nulla di buono. Poi la decisione che cambia tutto: il primo controllo, il sospetto, la diagnosi, e infine il coraggio di affrontare quel male che si nascondeva “vicino al cuore”.

Chirurgia toracica all’Annunziata

Da lì inizia il viaggio – un moderno labirinto di paura e speranza  – che porta la famiglia al reparto di chirurgia toracica dell’Ospedale Annunziata di Cosenza, dove ad accoglierli ci sono il dottor Daniele Scarascia, il dottor Valery Puzhlyakov, Elisa Morcavallo e un’équipe intera di professionisti guidata dalla professoressa Franca Melfi. Con un taglio di pochi centimetri, il chirurgo riesce a “stanare il Minotauro” – come lo chiama il narratore – e a restituire respiro e vita. Il male ha un nome, ma soprattutto una fine.

La Calabria che cura

Questa storia, al di là della commozione personale, diventa un messaggio collettivo: la Calabria può e deve credere nella sua sanità pubblica. Non servono sempre “nuovi ospedali” promessi e mai inaugurati — scrive l’autore — ma investimenti veri nelle strutture e nelle persone che già oggi garantiscono cure di qualità. L’esperienza vissuta al reparto di chirurgia toracica di Cosenza dimostra che la competenza, la passione e la dedizione possono fare la differenza tra paura e speranza, tra abbandono e rinascita.

Abbiamo puntato tutto su questa Calabria che non ci ha traditi — si legge nel racconto —. Grande lo stupore di noi calabresi disillusi, ma immensa la speranza”.

Un simbolo di fiducia

“La strada” non è solo la cronaca di una malattia superata, ma il simbolo di un percorso collettivo: quello di una terra che vuole rialzarsi, che pretende cure dignitose e professionisti riconosciuti.
È la testimonianza che la buona sanità pubblica esiste, che può salvare vite, trattenere competenze e restituire fiducia a una regione spesso raccontata solo per le sue carenze. Una storia che parla di dolore, coraggio e gratitudine. Ma soprattutto di futuro.

Pubblicità
Pubblicità .

Categorie

Social

quicosenza

GRATIS
VISUALIZZA