CATANZARO – A seguito della sentenza emessa ad ottobre dalla seconda sezione civile del Tribunale di Reggio Calabria, che ha condannato il ministero dell’Interno a risarcire un milione e 276mila euro ai familiari di un vigile del fuoco calabrese prematuramente scomparso a causa dell’esposizione all’amianto, sulla vicenda intervengono, con due distinte prese di posizione, Marco Piergallini, segretario generale del sindacato autonomo dei vigili del fuoco Conapo e Massimo Vespia, segretario generale della Cisl Fns.
Entrambi i sindacalisti sollecitano “interventi urgenti da parte dello Stato e dei vertici del Corpo”. “Sono ancora troppe – afferma Piergallini – le morti per cause collegate alla presenza di amianto nei dispositivi di protezione (guanti, tute, coperte) in dotazione al Corpo sino alla fine degli anni ’90 e quelle conseguenti agli interventi effettuati presso luoghi o edifici con massicce presenze di manufatti contenenti amianto ancora oggi esistenti”.
Per il segretario generale Conapo ” è urgente una definizione dell’attività di mappatura degli edifici contenenti amianto su tutto il territorio nazionale”. “La nostra azione di denuncia, ora riconosciuta nella sostanza dal Tribunale – sostiene Vespia – è sempre stata guidata dalla convinzione che i Vigili del Fuoco italiani non trovassero un’attenzione adeguata da parte dell’Amministrazione. Si chiede perciò un’accelerazione per il riconoscimento delle malattie professionali dei Vigili del Fuoco assieme alla messa in atto di strumenti di ricerca e analisi da assegnare all’Osservatorio Bilaterale per la Salute e la Sicurezza dei Vigili del Fuoco e alla richiesta dell’istituzione di un tavolo nazionale permanente tra le parti, che affronti complessivamente il tema della salute e della sicurezza”.
“E’ chiaro che avere una mappatura certa dell’amianto – afferma l’avvocato Elisa Ferrarello, dello studio legale Frisani di Firenze che ha tutelato le parti lese – è elemento basilare per risolvere il problema nei tempi più rapidi possibili su tutto il territorio nazionale. E’ certo che nella Pubblica amministrazione la coorte dei Vigili del Fuoco è quella più colpita come riscontriamo anche dalle richieste di tutela legale per risarcimento a familiari di scomparsi da mesotelioma che stiamo ricevendo in questo periodo”.