Nuova aggressione in ospedale, vittime due infermieri del Pronto Soccorso
Il sindacato Nursing Up ritiene che le attuali misure di presidio e prevenzione risultino insufficienti, soprattutto nelle ore notturne
LOCRI (RC) – Dopo il recente caso di Rossano, ancora un’aggressione ai danni di due infermieri in servizio al pronto soccorso. E’ accaduto a Locri nella notte tra martedì 13 e mercoledi 14 maggio e sull’episodio sono in corso accertamenti. Non è il primo grave caso del genere che accade nel presidio ospedaliero della cittadina dello ionio che fa capo all’Azienda sanitaria provinciale di Reggio Calabria, privo di un posto fisso di polizia e dove si sono già verificati altri casi analoghi.
“Episodi come questo – sottolinea il sindacato Nursing Up – rappresentano segnali allarmanti che meritano l’attenzione immediata delle autorità competenti. Il sindacato, nel rispetto del proprio ruolo di rappresentanza dei professionisti della sanità , ribadisce la necessità di un rafforzamento delle misure di sicurezza all’interno delle strutture ospedaliere, con particolare riferimento ai servizi di emergenza-urgenza, contesti in cui si registra un’esposizione significativa a situazioni di stress e potenziale conflittualità ”.
“Nursing Up ritiene che le attuali misure di presidio e prevenzione risultino insufficienti, soprattutto nelle ore notturne. La presenza di un presidio fisso delle forze dell’ordine all’interno o in prossimità del Pronto Soccorso, ad esempio, rappresenterebbe un deterrente fondamentale e un supporto concreto al personale. A ciò si aggiunge una situazione di carenza di personale infermieristico e di supporto, già oggetto di attenzione sindacale e segnalata formalmente attraverso l’attivazione di uno stato di agitazione a livello territoriale. È indispensabile che le assegnazioni di personale avvengano secondo criteri coerenti con le esigenze assistenziali e con il rispetto delle normative contrattuali in vigore”.