I contagiati totali in italia sono 128.948 con un incremento da ieri di 2.972 persone. Scende il numero dei ricoverati e delle vittime. il presidente dell’Iss, Silvio Brusaferro “se i dati in discesa verranno confermati possiamo cominciare a pensare alla fase 2”
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COSENZA – Il bollettino con i dati delle regioni fornito oggi da Angelo Borrelli, capo della protezione civile, vede due buone notizie relative alla diminuzione del numero dei ricoverati in ospedale (61 in meno rispetto a ieri) e di quelli in terapia intensiva (17 in meno rispetto a alla gionrata di sabato). Diminuisce ancora il numero delle vittime con 525 deceduti da ieri che rappresenta il numero più basso dal 19 marzo. Secondo l’ultimo bollettino, sono 15.887 i morti totali in Italia dopo aver contratto il coronavirus. Sabato l’aumento era stato di 681. “Queste buone notizie non ci devono portare ad abbassare la guardia, uscire solo per comprovate necessità” ha ribadito il capo della Protezione Civile che sull’uso delle mascherine ha sottolineato che “nel nostro Paese si è avviata una fiorente attività produzione di mascherine ad uso della popolazione. L’Iss, sulle mascherine chirurgiche, ha ricevuto richieste e le ha autorizzate. Le produzioni che si sono avviate ne renderanno possibile la fornitura a tutta la popolazione. E’ importante che vengano mantenuti comportamenti molto stringenti. Ringrazio forze di polizia che ogni giorno effettuano i controlli perché costituiscono un deterrente – ha concluso Borrelli – ma quello che conta è il comportamento che ognuno di noi deve tenere. Confidiamo nell’atteggiamento della popolazione, che deve essere corretto con il comportamento che viene richiesto”.
Sono complessivamente 91.246 i malati di coronavirus in Italia, con un incremento rispetto a ieri di 2.972 nuovi positivi. Sabato l’incremento era stato di 2.886. Il dato è dunque stabile e conferma il plateau dell’ultima settimana. Il numero complessivo dei contagiati – comprese le vittime e i guariti – è di 128.948 persone. Sono 3.977 i malati di coronavirus ricoverati in terapia intensiva, come detto 17 in meno rispetto a ieri. Di questi, 1.317 sono in Lombardia. I ricoverati negli ospedali italiani sono 28.949 e 58.320 sono quelli in isolamento domiciliare (pari al 64% del totale). Tornano a respirare gli ospedali soprattutto in Lombardia dove da oggi si ferma il trasferimento dei pazienti in terapia intensiva verso altre regioni. Infine sono 21.815 le persone guarite in Italia dopo aver contratto il coronavirus, 819 in più di ieri.
Brusaferro “se la curva conferma la discesa, pensiamo a fase 2”
“La curva ha iniziato la discesa e comincia a scendere anche il numero dei morti. Dovremo cominciare a pensare alla fase 2 se questi dati si confermano – ha detto in conferenza stampa Silvio Brusaferro presidente dell’ISS – il che vuol dire cominciare a riflettere su come mantenere bassa la diffusione della malattia. Questo è l’unico requisito che ci consente di considerare misure alternative alle restrizioni rigorose in vigore oggi, necessarie alla nostra vita, ma che devono al contempo mantenere il numero di infezioni sotto la soglia del famoso R0 uguale a 1, ma soprattutto contenerle al massimo possibile. Abbiamo vari indicatori, tra cui quelli sui decessi. Il numero dei nuovi casi è in fase decrescente e ci aspettiamo che anche i decessi vadano in decrescita. L’atteso è che nei prossimi giorni vedremo ancora questo trend diminuire“.
Le persone attualmente positive regione per regione
Sono 28.124 i malati in Lombardia
12.837 in Emilia-Romagna
10.177 in Piemonte
9.409 in Veneto
5.185 in Toscana
3.578 nelle Marche
3.186 nel Lazio
3.093 in Liguria
2.621 in Campania
2.022 in Puglia
1.774 in Sicilia
1.795 nella Provincia autonoma di Trento
1.363 in Friuli Venezia Giulia
1.420 in Abruzzo
1.226 nella Provincia autonoma di Bolzano
898 in Umbria
815 in Sardegna
706 in Calabria (QUI I DATI AGGIORNATI)
576 in Valle d’Aosta
254 in Basilicata
187 in Molise