Segnala una notizia

Hai assistito a un fatto rilevante?
Inviaci il tuo contributo.

Richiedi info
Contattaci

Naufragio di Cutro, rinviati a giudizio quattro finanzieri e due operatori della Guardia costiera

Calabria

Naufragio di Cutro, rinviati a giudizio quattro finanzieri e due operatori della Guardia costiera

Pubblicato

il

cutro

CROTONE – Sono stati rinviati a giudizio i sei militari, quattro della Guardia di finanza e due della Guardia costiera, coinvolti nell’inchiesta sul naufragio del barcone a Steccato di Cutro, in cui, la notte del 26 febbraio del 2023, morirono 94 migranti, 35 dei quali minori. La decisione è stata presa dal Gup di Crotone, Elisa Marchetto, a conclusione dell’udienza preliminare. Ai sei militari vengono contestati i reati di naufragio colposo e omicidio colposo plurimo in relazione alla mancata attivazione, la notte del naufragio, del Sar, il Piano per la ricerca ed il salvataggio in mare.

I quattro finanziari e i due militari della Guardia costiera sono le persone a carico delle quali il sostituto procuratore della Repubblica di Crotone, Pasquale Festa, aveva emesso l’avviso di conclusione delle indagini preliminari sui ritardi nei soccorsi al caicco “Summer Love”, carico di migranti, il cui naufragio, a Steccato di Cutro, la notte del 26 febbraio del 2023, provocò la morte di 94 persone. Si tratta del capo turno della sala operativa del Comando provinciale di Vibo Valentia della Guardia di finanza e del Roan (il Reparto operativo aeronavale delle fiamme gialle), il comandante del Roan di Vibo Valentia, l’ufficiale in comando e controllo tattico nel Roan di Vibo Valentia, il comandante del gruppo aeronavale di Taranto, l’ufficiale di ispezione in servizio nel Centro di coordinamento italiano di soccorso marittimo di Roma e l’ufficiale di ispezione nel centro secondario di soccorso marittimo di Reggio Calabria. Il gup, nel disporre il rinvio a giudizio, ha accolto la richiesta che era stata avanzata dal pubblico ministero, Pasquale Festa. L’inizio del processo, davanti al Tribunale di Crotone, é stato fissato per il 14 gennaio.

Nella sua requisitoria, nel corso dell’udienza preliminare, il pubblico ministero, Pasquale Festa, ha ricostruito lo scenario della notte tra il 25 ed il 26 febbraio, quando una serie di sottovalutazioni si intersecò, a suo dire, con carenze strumentali e mezzi inefficienti e, soprattutto, con la mancanza di scambio di informazioni tra Guardia di finanza e Guardia costiera. Nessuno, a detta dell’accusa, seguì le “regole di ingaggio” previste sia dal Regolamento, ma soprattutto dall’accordo tecnico operativo del settembre 2005 interpretato dal tavolo tecnico voluto dal governo Draghi. Una procedura in base alla quale prima deve intervenire la forza di polizia, inizialmente col monitoraggio occulto e poi con quello visivo, quando le barche entrano nelle acque nazionali. Solo dopo é previsto il soccorso di competenza della Guardia costiera. Nell’attuazione di questa procedura, ha sostenuto il sostituto procuratore Pasquale Festa, ci sono state “gravi negligenze”.

Festa ha ribadito che la causa principale del naufragio è stata la mancanza di scambio di informazioni tra la Guardia di finanza e la Capitaneria. Informazioni che potevano, secondo il rappresentante dell’accusa, “incidere sulla valutazione dello scenario operativo”. In particolare, è stata contestata “l’omessa comunicazione delle difficoltà di navigazione” incontrate dalle unità della Finanza a causa delle condizioni meteomarine, nonché “il ritardo nella predisposizione delle operazioni di intercetto del caicco, in assenza di un effettivo ed efficace monitoraggio radar”.  Per quanto riguarda i militari della Guardia costiera, la contestazione a loro carico ruota intorno “alla mancata acquisizione delle informazioni necessarie per avere un quadro effettivo di quanto la Guardia di finanza stava facendo“. L’udienza preliminare era iniziata lo scorso 5 marzo. Il Gup Marchetto ha esaminato ben 113 richieste di costituzione di parte civile, la maggior parte delle quali presentate da familiari delle vittime e dei superstiti, accogliendone 88. Ammesse come parti civili, inoltre, le principali Ong.

Pubblicità .

Categorie

Social

quicosenza

GRATIS
VISUALIZZA