Calabria
Migranti caduti a 150 metri dalla riva: «sopravvissuti sconvolti, tutti hanno perso qualcuno»
CROTONE – I migranti che erano sul barcone naufragato al largo di Cutro, “sono caduti in acqua a 150 metri dalla riva” quanto, “probabilmente, l’imbarcazione ha colpito uno scoglio” sommerso. “Non ci sono” infatti, “casi di ustione tra i sopravvissuti, il che escluderebbe una esplosione“.
A ricostruire la tragedia avvenuta questa mattina sono i volontari di Medici Senza Frontiere che hanno raccolto le testimonianze dei sopravvissuti trasferiti nel centro di Accoglienza. Secondo quanto riferito da Msf, a bordo del barcone ci sarebbero state 177 persone. Al momento nel centro di accoglienza ci sarebbero circa 60 sopravvissuti, quasi tutti afghani, mentre 22 persone sono in ospedale e tra queste una è ricoverata in gravi condizioni in terapia intensiva. “Tutti i sopravvissuti sono sconvolti – dicono ancora i medici di Msf – ci sono tanti nuclei familiari. Chiunque ha perso qualcuno”. Il team di Medici Senza Frontiere, formato da psicologi e mediatori interculturali, sta offrendo assistenza psicologica ai sopravvissuti, d’intesa con le autorità. “Il team di Msf si sta occupando di riuscire a far fare le chiamate a casa dai sopravvissuti – dicono – Chiamare per dire che si è vivi o anche per comunicare la morte di un familiare“. Domani invece inizieranno le attività si supporto psicologico.
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