SAN FERDINANDO (RC) – La vicenda processuale si è conclusa con la sentenza della Cassazione che ha condannato in via definitiva Antonio Pontoriero per omicidio volontario, ma quella che certamente non ha trovato fine, è la lotta per migliorare le condizioni di vita degli stranieri presenti nel nostro territorio. Anzi, queste condizioni sono addirittura peggiorate.
“La tragedia di Cutro del febbraio scorso – scrive l’USB Calabria – ha rappresentato in maniera netta il fallimento delle politiche migratorie italiane ed europee, mentre il decreto che, crudelmente, nasce sull’onda di questa sciagura, contribuirà a riportare nella irregolarità e nello sfruttamento lavorativo migliaia di lavoratori stranieri. Eppure, nonostante il clima politico e sociale non certo favorevole, sta crescendo nel nostro Paese il protagonismo delle comunità migranti come quello delle seconde generazioni: la riuscita della manifestazione “Non sulla nostra pelle” del 28 aprile a Roma ne è il chiaro esempio”.
“Per questo riteniamo che onorare la memoria di Soumaila Sacko significa rilanciare queste lotte, che erano quelle nelle quali lui si è speso”. Il 2 giugno a San Ferdinando, a mezzogiorno, sarà deposto deposto un mazzo di fiori ai piedi della statua a lui dedicata e installata sul lungomare. Alle 15 ci sposteremo all’ostello sociale Dambe So, alternativa reale al modello disumanizzante dei ghetti, per un momento di confronto insieme a delegati USB dai vari campi come della logistica – altro settore che vede un enorme impiego di manodopera straniera –, del Movimento Migranti e Rifugiati e di associazioni e operatori impegnati nel contrasto a ogni forma di razzismo.
Il miglior modo per ricordare Soumaila è continuare il percorso di organizzazione dei lavoratori migranti.
• Per la regolarizzazione di tutti lavoratori migranti.
• Per migliori condizioni di lavoro.
• Per una migliore condizione abitativa.
• In preparazione della Assemblea Nazionale del 17 Giugno a Napoli.